Grasso, i rifiuti della Raggi e Berlusconi presidente

Anchise/1

Uno scatenato Pietro Grasso , già in piena campagna elettorale, ha cominciato a fare le sue promesse. In primo luogo la creazione di nuovi posti di lavoro e l’abolizione delle tasse universitarie , evidentemente anche per i ricchi. Forse Grasso non ha avuto modo di leggere gli ultimi dati Istat ,che danno un abbassamento della pressione fiscale,  ai livelli come mai non si era visto negli ultimi dieci anni, ed i dati sull’occupazione, che registrano negli ultimi tre anni un milione di posti di lavoro in più. C’è chi le cose le fa come il PD e chi solo le promette, come il centrodestra e per ora anche Pietro Grasso, che sdegnosamente ha lasciato il partito che lo ha fatto eleggere.

Anchise/2

Un’ultima, non insolita retromarcia della sindaca di Roma Virginia Raggi, che dopo aver chiesto aiuto alle altre regioni per risolvere il problema dei rifiuti della capitale, ha rinunciato ad inviare i rifiuti romani nell’Emilia Romagna con la motivazione che tutto a Roma sarebbe sotto controllo. Non si sa ancora, per la verità, che cosa pensano i romani ,che vedono ancora i rifiuti per strada ,ma è certo che la Raggi, sapendo che i suoi rifiuti sarebbero stati trattati anche nel termovalorizzatore di Parma, tanto fortemente contrastato dai 5Stelle, ha temuto di subire la vendetta della storia prima di quella degli elettori.

Anchise /3

Appare abbastanza singolare che sul simbolo di Forza Italia compaia ancora la scritta “Berlusconi presidente”, cioè di un candidato chiaramente ineleggibile. Si tratta forse di un truffaldino spot elettorale od anche dell’anticipata presa d’atto che l’obbiettivo non sarà mai raggiunto? E non tanto per la ben nota legge Severino, in base alla quale fu decretata la decadenza di Berlusconi da senatore, ma più verosimilmente per il saggio giudizio degli elettori.

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