Carlo Acutis, dopo la morte di Papa Francesco sospesa la canonizzazione: mons. Sorrentino “Sarà un giorno ancora più grande”
Nella seconda domenica di Pasqua detta anche della Divina Misericordia, era prevista la cerimonia di canonizzazione di Carlo Acutis, il giovane quindicenne morto di leucemia fulminante il 12 ottobre 2006 e beatificato ad Assisi il 10 ottobre 2020. In seguito alla morte di Papa Francesco la Santa Sede ha deciso la sospensione. Per la cerimonia si erano già prenotati 120mila fedeli. Negli ultimi anni il culto legato a Carlo Acutis è aumentato in maniera impressionante: nel 2024 circa un milione di persone sono passate ad Assisi per visitare il luogo dove viene custodito il suo corpo. E’ il primo “Santo Millennial”, appartenente di quella generazione delle persone nate tra gli anni Ottanta e Novanta, ma anche perché è stato da subito definito “protettore” di Internet e dei social network. Per il vescovo di Assisi, monsignor Domenico Sorrentino, la sospensione della canonizzazione , il giorno della canonizzazione di Carlo “sarà ancora più grande : un giorno di inizio pontificato, quindi di slancio ulteriore”. I disegni di Dio, ricorda Sorrentino, ” sono sempre imperscutabili, ma sono segni di una grazia sempre maggiore”. Una grazia che il “Signore ci fa per dare un senso a questo passaggio, a questo nuovo step, che Papa Francesco ha preparato”. Una sensazione che “oggi si sente, si tocca” con le migliaia di giovani in visita alla tomba di Carlo, nel santuario della Spogliazione. Per la canonizzazione del beato Acutis la diocesi di Assisi aveva organizzato un treno speciale, in partenza dalla città serafica con arrivo direttamente in Vaticano. In città erano inoltre già stati allestiti diversi maxi schermi che oggi stanno trasmettendo la prima visita di Bergoglio in città nel 2013.