Chiuse le chirurgie di tre ospedali, Meloni e Proietti: “Scelte scellerate e assurde”

Tanto tuonò che piovve. C’erano stati diversi segnali premonitori, tanto che sindaci e cittadini non avevano ignorato gli avvertimenti. La Regione smentiva ogni evento negativo per gli ospedali di Assisi, Castiglione del Lago e Umbertide ma “l’effetto Pinocchio” è puntualmente arrivato. La direzione dell’ Usl Umbria 1 ha deciso che, per almeno un mese, nessun intervento chirurgico  verrà realizzato negli ospedali di Assisi, Castiglione del Lago e Umbertide. ” E’ assai grave – denuncia il capogruppo del Pd in Regione, Simona Meloni – che il trasferimento di poche unità infermieristiche comporti automaticamente la chiusura di tre chirurgie e i cittadini debbono scontare questi forti disagi. Ormai è sotto gli occhi di tutti: le scelte che vengono fatte non tengono più conto delle priorità dei cittadini”. In Umbria si sta verificando esattamente quello che pochi giorni fa il Tribunale per i diritti del malato ha denunciato: ” Ai nostri amministratori regionali la gestione della sanità è completamente sfuggita di mano”. Pesante è la reazione della sindaca di Assisi Stefania Proietti che definisce la decisione dell’Usl 1, naturalmente presa in accordo con i vertici regionali della sanità, ” scellerata e assurda, che certifica l’obiettivo di impoverire ulteriormente il nostro ospedale e l’assenza di una politica sanitaria favorevole ai bisogni dei cittadini”. Per la Proietti la Regione ” non solo è incapace a gestire l’emergenza ma continua a depauperare i servizi del nostro distretto”. Ma in giornata arriva un’altra decisione destinata ad alimentare polemiche e reazioni. ” Alla luce dell’evolversi dell’emergenza epidemiologica, facendo seguito alle indicazioni regionali ricevute, si è reso necessario procedere a una riduzione dell’attività chirurgica . Tale proposta tiene conto del fatto che l’Azienda ospedaliera, hub di secondo livello, deve necessariamente continuare a garantire oltre al trauma, politrauma e procedure in emergenza e di urgenza indifferibile, anche interventi chirurgici che per specificità, tecnologia e complessità del paziente non possono essere eseguiti negli altri ospedali della regione”. Di fronte a quanto sta avvenendo la Proietti, da qualche giorno anche presidente della provincia di Perugia, afferma che ” non si può stare zitti e fermi, la sanità è un diritto fondamentale e deve essere garantito a tutti i cittadini, non possono esistere cittadini di serie A e di serie B”. Sulla stessa linea il gruppo del Pd in Regione, con Simona Meloni che  annuncia il sostegno pieno dei democratici umbri ai sindaci e ai cittadini dei territori interessati.