Alto Tevere, indagato per violenza sessuale sulla cugina fugge nelle Filippine

E’ scappato dal processo. E’ fuggito dall’Italia dopo le accuse pesanti nei suoi confronti: avrebbe violentato la cugina per tre anni quando lei ne aveva appena 13. Un quarantenne di nazionalità filippina è fuggito dall’Umbria e dall’Italia e risulta introvabile.  Sembra essere sparito nel nulla. Molto probabilmente si trova nelle Filippine, a Manila. Secondo l’accusa, la ragazzina – che viveva con la famiglia nell’Alto Tevere – sarebbe stata violentata dall’uomo quando aveva solo 13 anni e sarebbero andate avanti fino a 16 anni. Tre anni di incubo, orrore e paura. A molestarla sarebbe stato proprio lui, cugino della minorenne, legato alla sua famiglia, che aveva accesso alla casa dove abitava la tredicenne. Il processo è però a rischio perché non è stato possibile notificargli gli atti giudiziari. A Manila l’uomo è tornato sicuramente ma nessuno sa dove poterlo rintracciare. Eppure, sostiene l’avvocato Sara Pasquino, l’uomo posta molte volte sui social. Circostanza che dovrebbe agevolare il luogo dove vive. L’udienza preliminare che dovrà decidere sul rinvio a giudizio del quarantenne era già stata rinviata nel novembre scorso per permettere alle autorità diplomatiche e alla polizia di rintracciare l’indagato. Altro rinvio è avvenuto all’udienza di ieri dove è stata fissata una nuova data, il prossimo 24 giugno. Nella speranza di poter inoltrare la notifica del procedimento a suo carico.