Città di Castello, denominazione “De.Co” per i prodotti di eccellenza

CITTA’ DI CASTELLO – Approvata all’unanimità dal consiglio comunale di Città di Castello la mozione di Tiferno Insieme che impegna sindaco e giunta ad “istituire la denominazione DE.CO per tutti quei prodotti agro-alimentari per i quali si ritenga utile tale segnalazione, coinvolgendo i produttori, i distributori locali, le associazioni e le pro-loco anche con riferimento alla programmazione delle cosiddette sagre. Il logo del De.co sarà scelto attraverso un concorso di idee”. Il documento è stato presentato a fine seduta di lunedì 18 novembre 2019 da Nicola Morini, capogruppo di Tiferno Insieme, che ha sottolineato come “Avevamo posto l’attenzione sull’opportunità di impegnare maggiormente il Comune nella tutela e la promozione delle produzioni tipiche locali attraverso i marchi di riferimento quali DOC, DOCG, IGT, IGP, etc… Il nostro territorio può annoverare la paternità esclusiva o condivisa a livello locale, regionale, interregionale o nazionale di eccellenze alimentari quali: tartufo, mazzafegato, vinsanto, porchetta, ciaccia, crostino briaco, crostino nero, castagnole, “ed altre, che possono a ben ragione essere considerate un’importante fonte di sviluppo economico e culturale. Il Comune non ha ancora deliberato e regolamentato su alcuna di queste denominazioni, che rappresenta un importante riconoscimento concesso dall’amministrazione comunale a prodotti strettamente collegati al territorio e alla loro comunità, senza alcuna sovrapposizione con le denominazioni d’origine vigenti. Il nostro Comune deve adottare delle strategie atte a favorire una piena, pianificata e organica opera di valorizzazione, tutela, produzione e commercializzazione delle produzioni tipiche locali, e di riconoscibilità attraverso la creazione di un logo”. Luigi Bartolini, consigliere del Psi con delega alla promozione del Tartufo, ha ringraziato i proponenti: “Non abbiamo il De.co ancora ma abbiamo sostenuto i presidi, mazza fegato e vinosantoaffumicato. Sono d’accordo con la commissione per definire l’ambito, il PSI voterà a favore”. Per Gaetano Zucchini, capogruppo del Gruppo Misto, “siamo in ritardo ma lo strumento del De.co è importante. Dobbiamo definire gli ambiti e come consiglio comunale concedere la denominazione sulla base di un regolamento chiaro e stringente. Bene l’idea e bene il concorso per il logo”. Marco Castellari, capogruppo della Lega, ha detto “la Lega quando si parla di tradizione è sempre molto attenta. Naturalmente dobbiamo ponderare e concederla solo ai prodotti locali”. Francesca Mencagli, consigliere del PD: “Il De.co è anche uno strumento di promozione turistica, ad esempio nel campo enogastronomico. Troviamo una formula di valutazione efficace e un logo”. Marcello Rigucci, consigliere del Gruppo Misto ha condiviso la proposta: “In molti comuni vicini c’è una denominazione a tutela delle peculiarità enogastronomiche. Potremmo pensare ad un museo che illustri le principali specificità”. Per Vittorio Vincenti, consigliere di Tiferno Insieme “il De.co è un modo per sostenere le produzioni artigianali e per dare uno sbocco sul fronte della valorizzazione del territorio”. Vincenzo Bucci, capogruppo di Castello Cambia: “Sono d’accordo ma queste specificità non hanno avuto un percorso economico di sviluppo: il tartufo non lo potremmo mai riconoscere ad esempio. Potremmo riconoscere le tartufaie. Anni fa con il vin santo arrivammo al ministero ma le cantine di Perugia sbarrarono la strada al riconoscimento. Il De.co può riattivare il processo”. Anche l’assessore al Turismo e Commercio Riccardo Carletti ha detto sì alla mozione: “Ci doteremo di un regolamento, stringente, come ha detto Castellari, e sono d’accordo con il potenziale economico delle produzioni tipiche che può servire anche a rafforzare le sagre. Se il nero si può coltivare, il bianco è irriproducibile e questo può essere ribadito anche senza De.co. Iniziamo il percorso ma sulla valorizzazione abbiamo già compiuto passi importanti. Cercheremo di coinvolgere tutti i portatori di interesse e non dobbiamo vergognarci di copiare esperienze di successo”.  Sul tartufo Bartolini ha detto “su questo tema dobbiamo lavorare in modo particolare per il suo valore aggiunto e perché c’è tutto l’anno”. Mirco Pescari, capogruppo del PD, ha annunciato voto positivo: “Ci sarà il nostro impegno ma un disciplinare per ogni prodotto forse è troppo. Il De.co ha la funzione di valorizzare e far conoscere la nostra cultura enogastronomica”.