Città di Castello, è scomparsa Silvana Benigno

CITTA’ DI CASTELLO – E’ scomparsa Silvana Benigno, la mamma coraggio, diventata come Leonardo Cenci simbolo della lotta contro il cancro. “Abbiamo pronunciato tante parole di apprezzamento per sua lotta contro il cancro, in tante occasioni siamo stati accanto a lei nelle raccolte di fondi per la ricerca e nelle innumerevoli iniziative di solidarietà; ma oggi che Silvana Benigno se ne è andata è il giorno del silenzio perché a ricordarla sia il sorriso con cui ha affrontato la malattia e il coraggio che ha trasmesso a chi sta vivendo la stessa dura prova del destino. Come istituzioni – spiega il sindaco Bacchetta –  abbiamo sostenuto da subito e con convinzione la battaglia che Silvana ha condotto non tanto contro una malattia quando contro gli effetti che la malattia produce sulle persone, interrompendo i progetti, le relazioni, il futuro e rendendoti profondamente infelice. Silvana negli anni in cui l’abbiamo conosciuta come personaggio pubblico ha cercato di essere felice nonostante la malattia e lo ha fatto impegnandosi su obiettivi dal forte valore sociale nel quale ha saputo coinvolgere tutti, dai suoi concittadini che l’hanno sempre seguita con affetto, ai personaggi famosi, fino al conferimento da parte del Presidente della Repubblica di uno dei più alti riconoscimenti civili del nostro Paese, il Cavalierato, che meno di 48 ore fa, il Prefetto ha voluto consegnare di persona. Silvana è stata un esempio, in primo luogo per se stessa, perché è riuscita a non arrendersi mai, e per i suoi familiari, ai quali va il pensiero del sindaco e, credo di interpretare, della comunità tifernate. Il marito Fabrizio, la figlia Federica, la mamma i suoceri, in particolare Flavio Paladino, con un passato da amministratore, devono sapere che non solo soli e che Silvana mancherà molto anche a tutti noi. Siamo certi che nessuno farà mancare i sentimenti di dolore e cordoglio alle persone che hanno compiuto con Silvana una difficile traversata con momenti molto belli e momenti molto duri. Ed oggi è probabilmente il più duro. Per questo ci stringiamo alla famiglia di Silvana e la salutiamo con l’impegno a mantenere alto il senso della sua battaglia e a proseguire nel sostegno ad una ricerca che debelli per sempre questa terribile malattia”.