Città di Castello, genitori contro i ritardi del linguaggio

CITTA’ DI CASTELLO – Anche l’onorevole Anna Ascani ha voluto visitare la mostra “Felice di Volare”, che racconta l’avventura estiva con i droni dei ragazzi disabili della Coperativa La Rondine, inaugurata oggi, sabato 14 dicembre 2019 nella Sala Conferenze della Biblioteca Carducci di Città di Castello. Oltre alla mostra l’occasione è servita per illustrare il progetto di parental coaching, un corso, sostenuto dall’associazione I Fiori di lillà, che coinvolge i genitori per l’intervento precoce sui ritardi del linguaggio nei bambini.
I saluti del parroco del Duomo don Alberto Gildoni hanno aperto l’incontro nella Sala Conferenze della Biblioteca Carducci del comune di Città di Castello, scelta per esporre nei leggii le foto dell’esperienza con i droni del campo volo di Sansepolcro, che i ragazzi disabili della cooperativa La Rondine hanno vissuto nell’ambito del laboratorio estivo. Un filmato ne ha ripercorso i momenti cruciali, suscitando molta commozione tra i presenti, famiglie, istituzioni, operatori della cooperativa, volontari esterni, un popolo molto ampio che a vario titolo è coinvolto nei progetti della Rondine. L’assessore alle Politiche Sociali  Luciana Bassini ha ricordato “i numerosi progetti all’attivo sul fronte dell’autonomia e dell’espressione dei ragazzi” ribadendo come “l’attenzione in questo settore è il parametro per misurare il capitale sociale di una comunità”. Anche Silvio Pasqui, direttore sanitario di ASL Umbria 1 si è soffermato “sullo sforzo finanziario e di risorse umane, che a Città di Castello, anche l’azienda sanitaria sta compiendo per supportare cooperative e servizi nell’incrementare la qualità e l’efficienza del lavoro compiuto verso ogni tipo di disabilità. Se i nostri risultati sono migliori e più visibili dipende dalla capacità di fare sistema, come in questo caso, tra privato sociale, pubblico e volontariato”. Luciano Veschi, presidente della Cooperativa la Rondine, ha invece voluto fare un sintetico excursus sulla storia della cooperativa e della disabilità, sottolineando “l’evoluzione dei servizi, l’incremento degli strumenti, la crescita della sensibilità e delle professionalità. Non per ultimo il ruolo che le famiglie e il contesto relazionale sta svolgendo nel dare ai ragazzi maggiori opportunità di autonomia e di sviluppo della propria personalità. Ormai la complessità degli obiettivi richiede una specializzazione sempre maggiore e Creo, l’ultimo nato in casa La Rondine, è stato progettato per coltivare talenti e allo stesso tempo essere di supporto alle attività”.
Mentre Matteo e Jessica, rispettivamente operatore ed utente, hanno raccontato l’esperienza del campo estivo, Luca Secondi, presidente dei Fiori di lillà ha definito l’approccio dell’associazione quello di “spettatori utili, che spesso intervengono con aiuti puntuali, in grado di risolvere situazioni che hanno bisogno di poco magari ma tempestivamente, ma che guardano con molto interesse a progetti che fanno la differenza e su cui è giusto investire”. Nei dettagli del minicorso per genitori finalizzato a lavorare sui ritardi del linguaggi anche a casa è intervenuta Paola Antonelli, responsabile del Servizio integrato dell’età evolutiva della ASL Umbria mentre le logopediste Carla Lazzarie Elena Vitaloni hanno approfondito gli aspetti scientifici, sottolineando l’importanza della lettura. In questo senso è intervenuto Marcello Volpi, bibliotecario della Carducci, che ospita la mostra e che collabora attivamente con i progetti del centro, mettendo a disposizione i volumi su cui le operatrici lavorano. Il viceministro Anna Ascaniconcludendo l’incontro si è complimentata per l’iniziativa ed ha invitato a proseguire sulla strada intrapresa, sottolineando come anche “a livello nazionale le politiche tendano ad integrare le azioni e a dirigerle verso percorsi di autonomia”.