Città di Castello, oltre mezzo secolo di Mostra del cavallo e 100 anni dell’ippodromo di Cesena
“Una bellissima serata, all’insegna dell’amicizia, della passione per lo sport, i cavalli e le tradizioni secolari che uniscono due regioni, Umbria ed Emilia Romagna, compensori e comuni, Citta’ di Castello e Cesena, da sempre vocati all’allevamento di qualità, alla promozione del territorio in tutte le sue massime espressioni ed eccellenze. Un legame che abbiamo ulteriormente rinsaldato e che proseguirà nel tempo con altre iniziative comuni in grado di mettere in risalto le bellezze ed eccellenze dei nostri territori”. E’ quanto hanno dichiarato i sindaci di Città di Castello e Cesena, affiancati da una nutrita delegazione istituzionale e dai vertici della Socieà Cesenete Hippogroup, con in testa il presidente, Massimo Umberto Antoniacci, ieri sera all’ippodromo “Savio” di Cesena al termine della riunione di corse al trotto, sette, interamente dedicata con specifici premi, al comune di Città di Castello, alla Mostra Nazionale del Cavallo (datata 1967 che affonda le radici nel medioevo), all’altotevere, all’allevamento umbro e a personaggi “simbolo” come il cavalier, Riccardo Gualdani, tifernate, pioniere delle corse al trotto e padre, Danilo Reverberi, frate francescano esperto di cavalli come pochi, scomparsi da qualche anno, artefici principali di questo evento che ha travalicato i confini meramente sportivi. Una serata originale per certi aspetti memorabile, resa ancora più suggestiva dai brani musicali eseguiti a bordo pista dal maestro, Fabio Battistelli (clarinettista di fama internazionale) e dal chitarrista, Anthony Guerrini, inserita nel palinsesto ippico nazionale per celebrare il legame pluridecennale fra Città di Castello, Cesena e il suo “secolare” ippodromo (inaugurato il 9 aprile 1922) e la passione per i cavalli. Oltre mezzo secolo di Mostra del Cavallo e 100 anni di attività dell’ippodromo: Città di Castello e Cesena, il “secolare” ippodromo del Savio, l’amore per i cavalli, la passione per lo sport, la storia, le tradizioni. Tutto ebbe inizio oltre 50 anni fa quando il cavalier, Riccardo Gualdani, illustre tifernate, scomparso lo scorso anno all’età di 94 anni, “il signore dell’ippica” innamorato di questi straordinari animali, (fra i fondatori della mostra nazionale di Città di Castello che ha festeggiato le nozze d’oro delle edizioni) proprio in Romagna fra Cesena e Ferrara, durante uno dei suoi soliti viaggi domenicali a bordo pista si imbattè in un cavallo da trotto destinato ad essere messo da parte, magari venduto a chissà chi o peggio, a causa della ripetuta mancata “qualifica” necessaria per scendere in pista in una corsa di debutto. Il proprietario, infatti, si lasciò sfuggire una frase secca che suonava come una vera e propria sentenza di fine carriera tanto da indurre il cavalier Gualdani, assieme ad alcuni amici appassionati come lui di cavalli ad acquistarlo praticamente a peso e scongiurare un futuro a dir poco incerto per l’animale. Quel cavallo poi, allenato da sapienti mani fra Citta’ di Castello e Cesena, non ebbe grande fortuna in pista e col cronometro, ma oltre che vivere tranquillo per gli anni che gli rimasero davanti, provocò la scintilla di legami e amicizie con l’ippodromo Savio di Cesena che dall’inizio degli anni ’80 sono divenuti istituzionali con tanto di serata di corse interamente dedicata al comune di Città di Castello, alla Mostra Nazionale del Cavallo e alle eccellenze dell’allevamento locale ed umbro come quella di ieri sera. “Siamo commosse e onorate al tempo stesso di aver assistito ad una bellissima serata dedicata in parte anche a nostro padre innamorato dei cavalli e dell’ippica, che considereva questi luoghi, l’ippodromo di Cesena la sua seconda casa”, hanno dichiarato le figlie Patrizia e Daniela Gualdani. Oltre al sindaco di Città di Castello, agli assessori allo Sport e Turismo ed altri amministratori pubblici dei due versanti regionali ha preso parte alla serata umbro-romagnola all’ippodromo cesenata una nutrita delegazione di appassionati e vertici della Mostra Nazionale del Cavallo (che nell’edizione del prossimo mese di Settembre ospiterà la Fanfara della Polizia) abituali frequentatori del “Savio, il Presidente, Marcello Euro Cavargini in testa, la Presidente della Fise Umbria, Mirella Bianconi Ponti, affiancati da alcuni imprenditori altotiberini, Giuseppe Ponti, Giuliano Martinelli, Rodrigo Bei, celebrato anche nella sua veste di allevatore di cavalli di galoppo e “re” del Palio di Siena, vincitore ben due volte a Piazza del Campo con Re Artù nel 1998 e Urban II nel 2000 nel palio del millennio e Lorenzo Giornelli, responsabile commerciale e marketing Cooperativa “Ceramiche Noi” che ha realizzato tre splendidi piatti in onore della serata e dei cavalli destinati ad alcune premiazioni. Di casa a Cesena ed in tutti gli ippodromi d’Italia, presente alla serata in amicizia, il titolare di una delle più prestigiose scuderie del Centro-Italia, Sergio Carfagna di Assisi, allevatore di Iglesias, Irina e Via Lattea, la “cavallina bianca” che ha stupito il mondo e la scienza e che proprio a Cesena a pochi mesi dalla nascita il 12 Agosto 2014 fece la sua prima uscita ufficiale in un ippodromo per una passerella con bagno di folla che ha ricordato i tempi di Varenne.