Umbertide, uomo trovato carbonizzato in un capannone andato a fuoco: ipotesi omicidio
UMBERTIDE – Un uomo di origine straniera è stato trovato morto carbonizzato all’interno di un capannone in disuso in via Emilia, nella periferia di Umbertide. Sul posto i vigili del fuoco e l’ambulanza, intervenuti subito per cercare di salvargli la vita, senza esiti. Secondo la prima ricostruzione dei carabinieri di Umbertide e di Città di Castello, che indagano sulla vicenda, alle origine ci sarebbe una lite tra due connazionali, iniziata nel pomeriggio. Il fumo ha iniziato a propagarsi intorno alle 23. La pista è dunque quella che possa essersi trattato di omicidio, il tragico epilogo di una lite.
Il caso diventa facilmente politico, alla luce anche delle recenti elezioni. “No a facili strumentalizzazioni e proclami politici sulla pelle di chi ogni giorno vive a contatto con problemi e vicende che purtroppo non risparmiano nessuna area geografica del paese”. È questo il commento di Marco Vinicio Guasticchi, vice presidente dell’Assemblea legislativa dell’Umbria, dopo i fatti avvenuti a Umbertide la scorsa notte quando è divampato un incendio in un capannone in disuso in via Emilia. Al suo interno è stato trovato il cadavere carbonizzato di un uomo di 55 anni di origine straniera.
“Quello che è accaduto è grave – ha dichiarato Guasticchi – e merita una giusta riflessione a ogni livello, in attesa che le indagini di magistratura e forze dell’ordine facciano chiarezza in maniera definitiva. Umbertide è sempre stata e sarà una comunità civile, inclusiva e tollerante dove però il rispetto delle regole e delle leggi deve valere per tutti, nessuno escluso. E così sarà anche in questo drammatico evento che ha registrato una vittima e creato notevole e giustificata apprensione fra la popolazione”. “Ora, chi governa a Roma – ha continuato Guasticchi – dovrà indicare la via democratica per uscire da questa situazione che attiene alla sfera della sicurezza e della civile convivenza, e del rispetto delle regole che non può certo essere affrontata a suon di slogan o scaricabarile fra chi c’era prima e chi c’è adesso. I cittadini di Umbertide, così come gli Umbri e tutti coloro che vivono regolarmente nel nostro paese, hanno bisogno di certezze e di messaggi seri e responsabili a cui inevitabilmente dovranno seguire fatti concreti”. Guasticchi, nel rivendicare con orgoglio le proprie origini Umbertidesi e quelle della famiglia, testimonia “la propria vicinanza ai cittadini e alle istituzioni locali, e profonda gratitudine alle forze dell’ordine e alla magistratura per il prezioso e costante lavoro quotidiano che svolgono, in particolare adesso in questa drammatica vicenda che ha scosso tutta la comunità locale e non solo”.