Usl Umbria 1, con l’auto-prelievo diventa ancora più facile partecipare allo screening di prevenzione del tumore del collo dell’utero

Saranno circa 1.500 le donne residenti nell’Alto Tevere, di età compresa tra i 30 e i 64 anni, che nel corso di quest’anno saranno coinvolte nel progetto pilota promosso dalla Regione Umbria che prevede l’introduzione dell’auto-prelievo nel programma di screening per la prevenzione del carcinoma della cervice uterina con test per Papilloma Virus (HPV). Il progetto, che in questa prima fase è stato avviato in Alto Tevere (Usl Umbria 1) e in Valnerina (Usl Umbria 2), coinvolgerà complessivamente circa 1.800 donne che entro il 2022 saranno progressivamente invitate a partecipare. Le  prime lettere nel territorio altotiberino sono state spedite martedì 1 febbraio.

Con l’autoprelievo, come già avviene per  lo screening di prevenzione del tumore del colon retto, la donna può prelevare in autonomia e a casa propria il campione di cellule per il test HPV, senza doversi recare in consultorio, rendendo così ancora più facile partecipare alla campagna di screeningIl dispositivo per l’auto-prelievo per il test HPV, assieme alla lettera d’invito, alle istruzioni per eseguire il test e a una busta preaffrancata per la restituzione, sono inviati per posta direttamente a casa delle utenti. Una volta effettuato il prelievo, la donna dovrà solo rispedire tramite posta il materiale raccolto, utilizzando la busta preaffrancata ricevuta.

La ricerca scientifica ha dimostrato che l’auto-prelievo è accurato come un prelievo fatto da un operatore sanitario. Fare l’auto-prelievo è facile, sicuro e indolore. Studi specifici hanno dimostrato che il test HPV con auto-prelievo presenta diversi vantaggi tra cui: la possibilità di fare il prelievo a casa, evitando spostamenti e permessi lavorativi; la rimozione dell’eventuale imbarazzo per l’esame di tipo ginecologico; la riferita riduzione del dolore rispetto al test effettuato da personale sanitario.

La risposta al test sarà recapitata a casa tramite una lettera. Se il test HPV sarà negativo, la donna verrà invitata di nuovo a fare lo screening fra 5 anni qualora rientri ancora nell’età prevista per lo screening. Molti studi hanno dimostrato che il test HPV trova più lesioni del collo dell’utero rispetto al PAP-test ed è quindi più protettivo. Inoltre, il test HPV trova le lesioni più precocemente, per questo motivo è sufficiente ripeterlo ogni 5 anni anziché ogni 3 anni come il PAP test. Se il test HPV fatto con auto-prelievo risulta positivo, la donna dovrà contattare il consultorio di riferimento o il centro screening per proseguire con ulteriori accertamenti (PAP test, eventuale colposcopia, ecc.).

All’interno della lettera di invito saranno presenti dei numeri di telefono che possono essere contattati per: ricevere risposta per qualsiasi dubbio/richiesta relativa al progetto; ottenere, per le utenti che preferiscano la modalità di prelievo tradizionale, un appuntamento in consultorio con prelievo effettuato da personale ostetrico; ripetere in ambulatorio, con personale ostetrico, il prelievo nei rari casi in cui risultasse inadeguato; effettuare tutti gli ulteriori accertamenti/trattamenti eventualmente necessari all’interno di un percorso strutturato e completamente gratuito.

Info: https://www.uslumbria1.it/notizie/screening-per-la-prevenzione-del-carcinoma-della-cervice-uterina-con-auto-prelievo-progetto-pilota-che-nella-usl-umbria-1-coinvolge-del-donne-del-distretto-alto-tevere