A Perugia c’è #Gnomeide: manuale di sopravvivenza ai social network

PERUGIA – Sarà Umbrò ad ospitare a Perugia, domenica 10 marzo, alle ore 17, #Gnomeide: manuale di sopravvivenza ai social network scritto dai coniugi-giornalisti Sonia Montegiove e Gilberto Santucci, uscito nei giorni scorsi ad un anno esatto dal primo #Gnomeide: salvate le mamme e i papà, rivelatosi un piccolo best seller. Il sequel (Tau editrice, pag. 212), è una confezione di pillole di consapevolezza digitale, con le indicazioni necessarie per muoversi nel groviglio caotico della Rete.
Il volume ospita una ventina di contributi, ognuno di un’esperta/o di un aspetto specifico del complesso mondo del web, con associate altrettante schede d’uso, frutto anche dei tanti incontri che hanno visto gli autori, a loro volta genitori di due figli adolescenti, in giro per l’Italia. E’ così che la loro storia si è arricchita delle storie di centinaia di genitori incontrati in queste occasioni e che con le loro esperienze, le loro domande, le loro considerazioni, i loro punti di vista, spesso con le loro paure, hanno ampliato la riflessione e dato vita ad un libro ironico e utilissimo.
“Internet ed i social – si legge nella sinossi – rappresentano tasselli di una realtà sempre più complessa dalla quale non possiamo prescindere. Una realtà che i ragazzi devono imparare a conoscere per non essere vittime degli effetti di un ecosistema sempre più digitalizzato, ma attori e cittadini consapevoli di una società nella quale il digitale dovrà diventare strumento di consapevolezza, conoscenza e benessere”. Il libro è l’esempio di come curiosità, umiltà e buon senso possano essere utilizzati per insegnare ai propri figli ad essere in Rete consapevolmente, ma ancor di più per capire come farlo in prima persona. “Perché – sostengono gli autori – non possiamo chiedere ai ragazzi qualcosa che noi per primi non sappiamo fare”.
#Gnomeide 2 riporta Internet ad essere uno strumento che va conosciuto e compreso per essere gestito, senza trasformarlo in un mostro da temere; gli restituisce la sua dimensione strumentale che, in una dinamica trasformativa, agisce sul modo in cui le persone costruiscono le proprie opinioni, comunicano, si relazionano.
Il libro si propone dunque come uno strumento per crescere insieme – genitori e figli, insegnanti e studenti – driblando i rischi del web per coglierne solo le opportunità. I proventi sono destinati, come in passato, all’Associazione italiana per la lotta al Retinoblastoma

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