A Umbria jazz protagonisti Mehldau e il suo trio

PERUGIA – Per il suo giro di boa Umbria Jazz ha calato l’asso del trio ed il pubblico ha risposto presentandosi più numeroso del solito. Non di uno qualunque, ma quello di Brad Mehldau che la sera del 14 luglio all’Arena Santa Giuliana di Perugia ha portato l’unicità del suo tocco sulla tastiera del pianoforte accompagnato dalla solidità dei suoi partner, il contrabbassista Larry Grenadier e il batterista Jeff Ballard. Il pianista, dopo un inizio che ha messo in evidenza la sua forte identità artistica, ha preso anche la parola, cosa non usuale durante i suoi concerti, e salutato ricordando che è sempre un piacere per lui tornare a Perugia. Del resto per Umbria Jazz il ritorno di Mehldau è in ogni caso un avvenimento perché il pubblico del festival fin dall’esordio del suo trio nel 1997, con un leggendario ciclo di concerti in una piccola sala, ha dimostrato di avere un debole per questo pianista dalla straordinaria vena poetica e capace di produrre emozioni attraverso la musica. Il classico trio si è confermato ancora una volta, e su un palco prestigioso come quello di Umbria Jazz, la formula identitaria di Mehldau, quella che, anche secondo i suoi fans, ne descrive in modo ideale la mission artistica. Al centro un equilibrio magico tra tutte e tre le parti, piano, contrabbasso e batteria.
L’atmosfera poi è cambiata, con un’altra star del jazz americano come Branford Marsalis con il suo meraviglioso quartetto che ha preso la scena per la seconda parte della serata all’Arena.