“Che Dio Ci Aiuti”: la serie tv girata ad Assisi dal 7 gennaio su Rai1

ROMA – Suor Angela, religiosa generosa, anticonvenzionale e coraggiosa e generosa, per quanto con il peso di un passato difficile con cui continua a fare i conti. E’ un personaggio con il quale Elena Sofia Ricci ha conquistato subito il pubblico al debutto di Che Dio Ci aiuti nel 2011.

Ora la serie prodotta da Lux Vide in collaborazione con Rai Fiction, torna con la sesta stagione, diretta da Francesco Vicario, dal 7 gennaio su Rai1 in prima serata. Si riaprono le porte del convento/casa famiglia ad Assisi, tra colpi di scena, new entry e ritorni. Nel cast Valeria Fabrizi, nel ruolo di Costanza, insieme, fra gli altri, a Francesca Chillemi, Gianmarco Saurino, Diana Del Bufalo, Simonetta Columbu, Pierpaolo Spollon, Luigi Diberti, Irene Ferri e Erasmo Genzini.
Quelli di Suor Angela “Sono panni comodi, li conosco molto bene” spiega Elena Sofia Ricci. La sfida è “esplorare territori nuovi, riuscendo ad essere sempre freschi e non banali”. Per l’attrice il suo personaggio è “come un supereroe fragile. Ci si trasforma in lei, come fosse Catwoman. Suor Angela è suor Angela, non sono io, anche se ovviamente c’è qualcosa di me”.
Ad Assisi, sua città natale, dov’è diventata madre superiora, la protagonista deve confrontarsi con il padre (Diberti), che non le ha mai perdonato i gravi errori giovanili. Le difficoltà non mancano anche per gli altri ‘ospiti’ del convento/casa famiglia: il legame tra Nico (Saurino) e Ginevra (Columbu) deve superare lo scossone del ritorno di Monica (Del Bufalo) e Azzurra (Chillemi), compie, non senza problemi, i primi passi da novizia.
Questa “penso sia la stagione più bella” spiega Vicario, regista della serie sin dal debutto. I problemi tuttavia non sono mancati visto che si è girato e si sta continuano a girare le ultime puntate, in piena pandemia. Elena Sofia Ricci ha vissuto quest’anno “con la consapevolezza di essere stata privilegiata” perché, appena riaperti i set “ho avuto la possibilità di tornare a lavorare”. Ovviamente “sono favorevole ai vaccini e fiduciosa nella scienza e nei ricercatori”.
L’importante “è vaccinarsi”.