Gubbio, presentato il progetto “Il costume storico tra ricerca e folklore”

GUBBIO – E’ stato illustrato questa mattina in conferenza stampa il progetto “IL COSTUME STORICO TRA RICERCA E FOLKLORE”, che coinvolge direttamente il corso Moda dell’IIS ‘Cassata Gattapone’, finalizzato alla realizzazione nel tempo dei costumi storici per la sfilata del ‘Torneo dei Quartieri’, arricchendo la dotazione di circa 30 abiti già esistente. Sono intervenuti il sindaco Filippo Mario Stirati, il presidente del Maggio Eugubino Lucio Lupini, i docenti Stefano Cannelli in qualità di cooordinatore e Antonella Villa del IIS ‘Cassata Gattapone’, e in rappresentanza della Curia Vescovile don Fausto Panfili. « E’ un’operazione pluriennale che apprezziamo per più di una ragione – ha sottolineato il sindaco Stirati – in quanto corrisponde da un lato al fine auspicato di elevare la qualità estetica dei figuranti nella sfilata rievocativa del 15 agosto e dall’altro salda ancora di più la formazione dei giovani al mondo della produzione manifatturiera. Con un’azione di raccordo tra vari soggetti pubblico/privati, abbiamo salvato l’indirizzo moda del ‘Cassata – Gattapone’ e favorito la creazione di un ponte per uno sbocco occupazione nelle tre principali aziende del territorio, che richiedono mano d’opera specializzata. Ora questo progetto rappresenta un’ulteriore crescita formativa importante, di cui si sentiva l’esigenza e che darà visibilità al mondo di idee, progetti, creatività che la scuola rappresenta e che rischia di passare inosservato ». Lupini ha espresso soddisfazione perché l’intervento è in linea con l’impegno da tempo assicurato dal Maggio Eugubino e dal lavoro svolto con i quattro Quartieri, e con la società Balestrieri per valorizzare al meglio il Torneo del 15 agosto: « Si tratta di una rievocazione storica di pari dignità con tante altre e apprezziamo l’impostazione filologica data alla ricerca nelle linee rivisitate dei costumi. Inizieremo per l’edizione di quest’anno con la realizzazione di quattro abiti, uno per Quartiere ». La professoressa Villa ha parlato dell’entusiamo degli studenti nell’aderire al progetto, che partirà con uno studio approfondito sulla storia del costume, come ha illustrato Cannelli: « Ho accolto con piacere l’invito a occuparmi del progetto, rafforzando i legami con Gubbio, dove peraltro ho insegnato, contribuendo a valorizzare lo straordinario patrimonio artistico-culturale della città. La scelta di metodo parte da un lavoro precedentemente elaborato, iniziato nel 2001, con i primi costumi realizzati da una sartoria di Firenze. Abbiamo preso a riferimento l’iconografia dei pittori contemporanei al Nelli, poiché è un periodo tra il 1430 e il 1450 ricco di opere, espressione del gotico internazionale, che offre molti spunti di rivisitazione ».

Ricordiamo che Cannelli ha un’esperienza pluriennale non solo come docente d’arte ma anche come collaboratore alle scenografie e ai costumi del regista Pierlugi Pizzi. Un plauso alla realizzazione del progetto è arrivato anche da don Panfili, che ha ricordato come la Curia è sempre al fianco della valorizzazione dei valori culturali della città.

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