Gubbio, presentazione del progetto “Studiolo di Federico da Montefeltro”

GUBBIO – Venerdì primo febbraio 2019, alle ore 11.00, nella Casa di Sant’Ubaldo a Gubbio,sarà presentato il progetto Lo Studiolo di Gubbio: tour virtuale e ipotesi ricostruttive di un microcosmo umanistico. Interverranno  Paola Mercurelli Salari, direttrice del Palazzo Ducale di Gubbio, Nicoletta Guidobaldi, Alessandro Iannuccie Simone Zambrunoper il Dipartimento di Beni Culturali dell’Università di Bologna, Francesco Paolo Di Teodoroe Fulvio Rinaudo per il Politecnico di Torino, Laura Tezaper l’Università di Perugia e Patrizia Boviper l’Ensemble Micrologus. Seguirà visita guidata alle nuove installazioni a Palazzo Ducale

Tra i numerosi elementi lignei e lapidei appartenuti alla residenza ducale, ora in collezioni italiane e straniere, lo Studiolo, commissionato sul finire degli anni Settanta del Quattrocento da Federico da Montefeltro per il suo palazzo di Gubbio, è indubbiamente la perdita più grave. Era originariamente costituito da una serie di pannelli intarsiati, che rivestivano le pareti per due terzi della loro altezza, e da dipinti già trasferiti altrove nel 1673. Le pareti lignee, smontate e vendute nel 1874 al principe Lancellotti, furono poi acquisite nel 1939 dal Metropolitan Museum di New York. Allo stato attuale gli elementi costitutivi sono frammentati e localizzati in diverse sedi, mentre nel Palazzo Ducale di Gubbio è stata installata una replica, completata nel 2009 grazie a un progetto sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, che permette di apprezzare visivamente la ricchezza tematica dell’originale. Con un finanziamento della stessa Fondazione bancaria del 2017, un articolato gruppo di lavoro sta portando avanti un complesso progetto di comunicazione per arricchire la visita a Palazzo Ducale.

Il progetto di ricostruzione e fruizione multimediale costituisce una prima forma di innovativa musealizzazione dell’ambiente e si propone di diffonderne la conoscenza, favorendo la comunicazione dei risultati sia degli studi pregressi che dei nuovi approfondimenti, frutto della ricerca svolta dal gruppo di studio interdisciplinare coinvolto.Una video-narrazione funge da introduzione tanto per la visita della replica quanto per le successive installazioni multimediali. La ricostruzione digitale è fruibile nella forma di tour virtuale interattivo, realizzato a partire da rilievi fotografici delle tarsie conservate al Metropolitan Museum of Art, partner del progetto insieme al Research Center for Music Iconography di New York; contiene informazioni di carattere scientifico (musicale, iconografico, storico, letterario) che l’utente può reperire grazie a hotspotposizionati sulle tarsie stesse. Considerata l’importanza della musica nell’immaginario federiciano e nel programma iconografico dello Studiolo, l’installazione è completata con un impianto audio direzionale (sound dome), che consente l’ascolto dei contenuti sonori del tour in maniera immersiva. Per garantire un’informazione filologicamente corretta sono state realizzate nuove ricerche e registrati filmati e performance musicali con l’Ensemble Micrologus.

Parte integrante della nuova offerta multimediale sono anche un portale web e un blog.

 

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