Nasce Umbriamico, il festival del mondo in comune di Tamat Ong
PERUGIA – Far riflettere su come il mondo sia uno e di tutti, un luogo e uno spazio di cui prendersi cura e in cui rafforzare i processi di integrazione tra i popoli. È lo spirito con cui nasce UmbriaMico, il festival del mondo in comune, un progetto Tamat Ong presentato a Perugia venerdì 25 maggio. Un complesso e articolato cartellone di circa 80 appuntamenti, che si sviluppa in più filoni, cibo e cultura, arte, musica dal mondo, laboratori, narrazioni e convegni, tra il primo e il 9 giugno in sei città umbre, Perugia, Foligno, Assisi, Marsciano, San Giustino e Orvieto. All’incontro hanno partecipato Patrizia Spada e Piero Sunzini, presidente e direttore di Tamat, Alfio Todini, sindaco di Marsciano, e Colomba Damiani, coordinatore del festival. “Si tratta di un’iniziativa supportata dall’Agenzia italiana per la cooperazione e lo sviluppo – ha spiegato Spada –. Un’azione locale dalla prospettiva internazionale, guardando all’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e incentrato sui 17 obiettivi dell’Onu per lo sviluppo sostenibile”. “L’edizione zero di un festival itinerante e diffuso – ha commentato Colomba Damiani – che abbiamo costruito insieme a 23 partner: enti locali, istituzioni, le due università di Perugia e le associazioni”.
Dunque il cartellone, ricco, colorato e capace di esprimere attraverso tante arti e linguaggi il rapporto tra il Nord e il Sud del mondo e di affrontare grandi temi globali, accendendo anche un faro sul ruolo delle realtà locali umbre nella cooperazione decentrata.
Si comincia venerdì 1giugno, in parallelo a Perugia e Assisi, e si chiude a San Giustino al cinema teatro Astra con un concerto di musica classica contemporanea, ‘Il paese degli uomini integri’ scritto dal maestro Fausto Sebastiani per testo e voce narrante di Sandro Cappelletto. Per il filone ‘cibo e cultura’ importanti appuntamenti come, nella giornata di apertura, al complesso monumentale di San Pietro a Perugia, il concerto di Heidi Li, artista internazionale che canta in tutti i dialetti accompagnata da un talento umbro al pianoforte, Manuel Magrini. In abbinamento, il ristorante Nadir lascerà la sua sede per proporre una cena, nello stesso luogo del concerto, il Chiostro delle stelle. Lo stesso avverrà sabato 2 giugno per un altro appuntamento di musica dal mondo al femminile, quando Anna Panzanelli, giovanissima interprete del jazz umbro, proporrà ‘Bluer Than Blue Project’, omaggio a due compositrici e cantanti americane. “C’è molta Africa dentro il festival del mondo in comune – ha ricordato Colomba Damiani –” e certamente la si ritrova in ‘Verso Sankara: alla scoperta della mia Africa’ spettacolo teatrale con l’attore italo-burkinabè Alberto Malanchino per la regia e la drammaturgia di Maurizio Schmidt, in scena domenica 3 giugno a Perugia al teatro Oasi di Sant’Antonio e lunedì 4 all’Auditorium San Domenico di Foligno. Sempre rimanendo nel filone dell’arte, il festival propone ‘I percorsi del desiderio’, mostra collettiva itinerante con 18 artisti di varie nazionalità, dal primo al 4 giugno al complesso di san Pietro a Perugia e dal 5 al 9 all’Auditorium di Foligno. Anche Marsciano sarà “invasa” dal festival, mercoledì 6 giugno con tanti appuntamenti, tra cui l’incontro con Alessandro Portelli, un padre della storia orale. “Con Tamat – ha commentato il sindaco Todini – abbiamo una lunga collaborazione con progetti di cooperazione internazionale. Abbiamo aderito con convinzione anche a questo festival. Il mondo ormai è come un grande condominio, non ci sono più fatti che riguardano un singolo Paese o una città, sono processi globali che vivono anche nelle nostre comunità”. Il festival ha anche istituito Borse di studio nel nome di Paolo Vinti, iniziativa che sarà presentata giovedì 7 giugno in via Cartolari.