Parte l’esperienza di Città di Castello nell’Associazione Italiana Città della Ceramica

Città di Castello inizia il percorso nell’Associazione Italiana Città della Ceramica con una mostra a fine estate insieme ai maestri artigiani del territorio e il sogno nel cassetto di dare vita a un museo che renda omaggio alla sapienza antica di una tradizione artistica tra le più importanti in Umbria e in Italia. Dopo l’approvazione in consiglio comunale dell’adesione al sodalizio, che raccoglie 45 comuni della Penisola riconosciuti dal MISE per la significativa attività nel settore, stamattina l’amministrazione comunale ha presentato con gli assessorati allo Sviluppo Economico e alla Cultura la prima iniziativa congiunta con gli artisti locali della ceramica: la mostra collettiva “Extra Terris”, in programma dal 22 agosto al 4 settembre a Palazzo del Podestà in corso Cavour, alla quale parteciperanno Luca Baldelli, Simona Baldelli, Fanette Cardinali, Entropia Studio, Francesco Fantini, Ceramiche Noi e Laboratorio Castello. L’annuncio è arrivato in coincidenza con la manifestazione “Buongiorno Ceramica!”, la due giorni interamente dedicata alla scoperta della produzione artistica e artigianale Made in Italy, promossa dall’Associazione Italiana Città della Ceramica per sabato 21 e domenica 22 maggio. Insieme ai maestri artigiani che saranno protagonisti dell’esposizione tifernate, coordinati dalla curatrice del progetto Giada Colacicchi, il vice sindaco ha sottolineato con l’assessorato alla Cultura “il privilegio e l’onore di unirsi ai comuni umbri che fanno parte delle Città della Ceramica” (Deruta, Gualdo Tadino, Gubbio e Orvieto) e la determinazione a “collaborare con gli artisti e le aziende del territorio per fare della ceramica un volano di rilancio dello sviluppo economico, culturale e turistico di Città di Castello”. Gli amministratori comunali si sono detti pronti a lavorare per l’apertura di un museo dedicato alla ceramica, riscontrando l’interesse degli operatori presenti a collaborare nell’ambito della rete che promuoverà le eccellenze artigianali del passato e del presente. In questo contesto, Colacicchi ha evidenziato come l’adesione del Comune alle Città della Ceramica sia “un’importante opportunità per dare sostegno concreto a coloro che operano in ambito ceramico e per fornire gli strumenti adatti alle nuove esperienze presenti nel settore, creando un equilibrio tra obiettivi industriali, antichi mestieri e realtà artistiche”. L’aspirazione dell’associazione nazionale è infatti di consolidare un’azione sinergica tre le città coinvolte, che permetta di sostenere la tradizione ceramica e promuoverla in ambito nazionale e internazionale.  Gli artigiani del territorio hanno preso l’impegno di dare vita a una serie di iniziative con l’amministrazione comunale per sottolineare l’unicità della realtà tifernate nel contesto umbro e italiano, facendo conoscere prima di tutto alla comunità cittadina la ricchezza e la varietà di una produzione ceramica locale che a partire dagli anni ’50 ha contribuito allo sviluppo economico e sociale del territorio, ma anche la storia di pionieri come Dante e Massimo Baldelli, che furono autentici innovatori e collaborarono con Alberto Burri.