La miopia della politica italiana

Guardare da vicino le cose piccole non è questo il difetto della miopia? E non è forse così da un po’ di tempo il naturale atteggiamento di buona parte della politica italiana? Sembra proprio di sì. Basta guardare a quanto sia stato l’agitarsi di alcune forze politiche nel dibattito intorno alla nuova legge elettorale. Ha destato  tanto scandalo, da parte di alcune opposizioni, il modo in cui si è giunti all’approvazione del cosiddetto rosatellum, la legge elettorale che prevede l’elezione dei parlamentari, sia senatori che deputati, un terzo su collegi uninominali e due terzi su liste, molto corte, bloccate con il sistema proporzionale. Ma il tanto clamore ha fatto dimenticare ai più che questo meccanismo, sia pure con proporzioni invertite, è quello stesso del cosiddetto mattarelum da molti oramai rimpianto.

Inoltre ha destato ulteriore scandalo il fatto che si è giunti all’approvazione con voti di fiducia sia alla Camera che al Senato dimenticando che tale misura, certamente eccezionale, è dovuto al fatto che incombe oramai la fine della legislatura e che comunque, su richiesta del Presidente della Repubblica, il parlamento doveva produrre una legge elettorale per armonizzare le modalità di elezione delle due camere. Del resto la fiducia è stata posta anche per superare i tanti ed artificiosi voti segreti che le opposizioni avevano chiesto, questo sì un vero scandalo perché al riparo del voto segreto una qualche parte di classe dirigente parlamentare,non degna di questo nome,  voleva ripararsi per coltivare in proprio vendette personali nei confronti dei dirigenti delle forze politiche, di maggioranza e di opposizione, che si erano dichiarate d’accordo sulla nuova legge elettorale. Così pure si è gridato alla scandalo perché ,tra i senatori, c’è stato chi ha dato un aiuto al governo pur non facendo parte formalmente della maggioranza. Ma non era richiesto da quasi tutti, cioè da coloro più attenti alle regole del gioco democratico, che la nuova legge elettorale fosse il risultato di un vasto consenso parlamentare che andasse oltre il perimetro della maggioranza ?

Ebbene proprio questo è avvenuto ,anche se a questo consenso non hanno contribuito i 5Stelle ed i gruppi di estrema sinistra, tutti più interessati a meccanismi di voto assolutamente proporzionali ovviamente non tanto per assicurare un governo al paese bensì  per la riconquista del proprio seggio parlamentare. Altra miopia si è evidenziata nella vicenda della nomina, in questo caso della riconferma, del governatore della Banca d’Italia. In molti si sono stracciati le vesti perché la Camera dei Deputati , attraverso una mozione presentata dal PD, aveva chiesto una nuova fase nella vigilanza che Bankitalia deve esercitare nei confronti delle banche e questo dopo che il governo ed il parlamento sono stati costretti ad  intervenire per salvare il nostro sistema bancario da situazioni disastrose, che hanno colpito soprattutto i risparmiatori. Ora che la riconferma di Visco c’è stata il problema di una più attenta vigilanza sul sistema bancario  comunque rimane e la voce del parlamento, ove sta operando anche una commissione di inchiesta, non potrà essere ignorata. Si potrà pensare che sia la nuova legge elettorale che il caso Bankitalia, non sono piccole cose da non dover riguardare da vicino. Ed invece se depurassimo queste due vicende dalla strumentale e contingente lotta politica, che intorno ad esse si è imbastita, ci accorgeremo che i cittadini non sono  proprio tanto appassionati ai meccanismi elettorali, che invece appassionano tanto gli addetti ai lavori, e che ugualmente la gente non è poi tanto interessata al nome del governatore della Banca d’Italia ma molto di più invece a come vengono gestiti i risparmi, che sono state affidati alle banche. Se si alza lo sguardo un po’ oltre la ristretta visuale di certa politica ci si accorge che ben altri sono gli interessi dei cittadini. All’orizzonte di questi c’è il futuro dei propri figli, la sicurezza nelle strade delle nostre città, servizi sociali e sanitari all’altezza delle emergenze di tutti. E così agli imprenditori che hanno bisogno di credito per la loro azienda ed ai risparmiatori ,che non vogliono vedere i propri soldi volatizzati da un sistema bancario inefficiente e truffaldino, interessa soprattutto che il sistema  risponda prontamente a queste esigenze. A guardare troppo da vicino cose che hanno comunque una relativa importanza si perde l’attenzione per una politica che oltre al presente deve avere uno sguardo rivolto al futuro.

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