La nuova legge di bilancio

di Pierluigi Castellani

Con la illustrazione del ministro Padoan alle commissioni bilancio riunite di Senato e Camera è iniziato l’iter parlamentare della legge di bilancio 2017 (ex legge di stabilità). La manovra come si sa è impostata su due direzioni: un intervento sulle pensioni con la quattordicesima per le pensioni più basse e l’anticipo della pensione per i richiedenti e misure per lo sviluppo e l’occupazione in particolare contenute nel progetto che viene chiamato “industria 4.0”. E’ una manovra, ha detto il ministro Padoan, che vuole irrobustire la ripresa economica del paese e prevedere un abbassamento della pressione fiscale per 23 miliardi. Naturalmente non sono mancate le puntuali critiche delle opposizioni e della Cgil, che lamentano la mancanza di un disegno complessivo e l’elargizione di varie mance, a detta delle opposizioni, di sapore elettoralistico. Ma scontata la critica delle opposizioni non si comprende come la Camusso almeno non apprezzi l’intervento sulle pensioni, che del resto è frutto di un accordo del ministro Poletti con i sindacati. Infatti questo intervento raccoglie alcune delle richieste del mondo sindacale volte al superamento delle contraddizioni della legge Fornero, che ha prodotto il grave fenomeno degli esodati, e una maggiore attenzione a chi è titolare di pensioni molto basse. Ora chi vuole lasciare il lavoro anticipatamente lo può fare con una non grave penalizzazione e finalmente viene riconosciuta la quattordicesima ad una platea di pensionati che stentano a vivere con la loro attuale pensione. C’è poi tutto il capitolo dedicato allo sviluppo, che prevede interventi volti all’ammodernamento del nostro apparto produttivo con sgravi fiscali ,che tendono a premiare chi vuole investire ed aggiornarsi tecnologicamente. Ci sono poi investimenti pubblici che riguardano la scuola , le infrastrutture, i beni culturali e la ricostruzione delle zone colpite dal recente terremoto. Insomma c’è un’ Italia che vuole rimettersi in moto, che crede nel proprio futuro e che non erige muri di fronte al dramma dei profughi. E’ infatti per far fronte a questa emergenza che il governo ha presentato una proposta di bilancio che vede il deficit attestarsi al 2,3% sul Pil. Si dirà : Bruxelles non è d’accordo. Ma lo scostamento riguarda solo lo 0,1% e si vedrà alla fine se l’Europa vorrà intralciare il cammino di un paese, che deve far fronte alle due emergenze drammatiche che lo hanno investito: il sisma dell’Italia centrale e l’immigrazione, che dopo la chiusura della frontiera balcanica , sceglie sempre di più le coste del mediterraneo per sfuggire alla guerra ed alla miseria. Ha ragione Renzi quando con la consueta franchezza avverte che non si può assicurare la stabilità dell’Europa lasciando instabili ed insicure le nostre scuole. C’è infatti un altro capitolo importante nella manovra di bilancio e che riguarda la prevenzione rispetto ai disastri naturali che minano la sicurezza del nostro territorio e del nostro patrimonio immobiliare. Il progetto che viene chiamato “casa Italia” con questa legge di bilancio comincia a delinearsi con il bonus fiscale concesso a chi vuole adeguare la propria casa alla normativa antisismica. Quindi nella proposta del governo è riscontrabile un verso disegno che guarda ad un’Italia più giusta e più pronta a raccogliere le sfide di questi anni. Ci auguriamo che il parlamento migliori ed approvi la proposta del governo, che guarda ad un 2017 definitivamente fuori della crisi.

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