La sanità, la regione, il Pd

di Pierluigi Castellani

Il franco ed ampio dibattito che ha impegnato fino alla notte del 3 marzo la direzione regionale del PD umbro ha fatto chiarezza sui motivi delle dimissioni da assessore di Luca Barberini ed ha anche cercato di individuare, con il contributo di tutti, la strada per ricomporre la frattura che si è creata nella giunta presieduta da Catiuscia Marini. Il discorso non è stato quello di contrapporre conservatori ad innovatori bensì ci si è interrogati sul come poter rilanciare l’azione del governo regionale alla luce anche di quel nuovo regionalismo, che la modifica della Costituzione in itinere  impone. Certamente al centro c’è stato il tema della sanità, che deve essere affrontato con riguardo ai nuovi bisogni che si sono creati. La società regionale, ha giustamente evidenziato Barberini nel suo intervento, si ritrova, rispetto al passato, più povera, più sola e più anziana. Rispetto alla presa di coscienza di questa realtà la Regione non può non affrontare in termini, anche innovativi, queso tema  perchè siamo stati in recessione economica per troppo tempo e la diminuzione del pil regionale non fa certamente aumentare le risorse disponibili. Da qui occorre muoversi per quello scatto di reni che il regionalismo umbro deve darsi. Ciò investe direttamente il PD perché è il solo vero partito in campo ancora con legami seri col territorio e con una cultura di governo che gli impone di affrontare i problemi e non di sfuggirli. Del resto il dibattito che è seguito dopo le dimissioni di Barberini è stato pubblico e trasparente come si conviene ad un grande partito democratico come il PD. Per questo il lungo dibattito nella direzione regionale non ha eluso alcuno dei problemi messi sul tappeto e pur nella differenziazione di posizioni ha rivelato una comune volontà di superare lo stallo di questa crisi perché i temi della sanità, del lavoro, delle crisi aziendali, che stanno emergendo nella regione, non lasciano respiro a chi si crede classe dirigente di questa regione. Del resto la stessa Presidente Marini nel suo intervento ha rivelato il desiderio di superare questa impasse per una giusta risposta agli elettori del PD ed a tutta la comunità regionale. Unanime infine è stato l’appello rivolto da tutti gli intervenuti ad un maggiore protagonismo della segreteria regionale perché solo all’interno del PD può essere ricercata la risposta ai problemi sollevati anche per tradurre coerentemente a livello locale lo sforzo di rinnovamento, che il PD sta indicando a tutto il paese. Ed ora? Chi ha più responsabilità dimostri di avere anche più saggezza.

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