Parole chiare

di Pierluigi Castellani

L’asprezza dello scontro all’interno del PD, verificatosi in occasione delle votazioni al Senato sulla nuova legge elettorale, stimola a fare chiarezza su alcune parole in libertà , pronunciate in questa occasione soprattutto dai protagonisti della rivolta all’interno del PD. Si è detto che con il voto che ha bocciato gli emendamenti Gotor  e con quello che invece ha approvato l’emendamento cosiddetto “canguro” (a proposito ,nella mia non lunga esperienza parlamentare di “ canguri” ne ho visti parecchi) del sen. Esposito è mutata la maggioranza che sostiene il Governo. Nulla di più falso. Infatti è stato detto, anche dai rivoltosi, che la legge elettorale non è affare di Governo ma di parlamento. Ed appunto è proprio questo che è avvenuto al Senato. Una maggioranza parlamentare diversa da quella di Governo ha approvato gli emendamenti sopra richiamati. Dov’è lo scandalo ? Lo scandalo esiste solo per quelli che hanno fatto del terreno parlamentare una continuazione dello scontro congressuale che ha visto Renzi prevalere. Lo scandalo sarebbe nell’apporto dei voti berlusconiani che avrebbero sostituito quelli dei ribelli del PD. Ma se la materia della legge elettorale deve essere condivisa anche con l’opposizione non si comprende chi si scandalizza mentre somma i propri voti a quelli della Lega e dei nostalgici ex fascisti di Fratelli d’Italia per far passare i propri emendamenti.

Agli immemori inoltre vorrei ricordare che non si evocò lo scandalo quando il Governo D’Alema dovette far passare in parlamento, per la defezione dei parlamentari di estrema sinistra che pur facevano parte della maggioranza di governo,il provvedimento che autorizzava l’intervento italiano nei Balcani, né mai si parlò di scandalo quando lo stesso D’Alema con Berlusconi costruì il cosiddetto patto della “crostata”, che poi la stesso Berlusconi ,pentito, fece saltare. E’ evidente che per taluni lo scandalo non c’è quando l’intesa con Berlusconi viene stretta da qualcuno considerato della “ditta” ed invece c’è quando l’intesa viene costruita da altri. E poi c’è da dire: come mai questo improvviso amore per le preferenze nel passato giudicate un fattore di corruzione della politica e di voto di scambio? Del resto che la battaglia per le preferenze sia stata condotta in Senato dal sen. Miguel Gotor, capolista bloccato al Senato in Umbria e non partecipante alle primarie del 29 dicembre 2012, è quanto meno singolare. Sempre per la chiarezza :il sen. Gotor non ha avvertito in questa sua battaglia un che di stridente e forse di incoerente? Certamente la sua battaglia è costituzionalmente legittima, nessuno lo mette in dubbio, ma forse il sen. Gotor qualcosa dovrebbe spiegare ai suoi elettori che se lo sono visto calare dall’alto in quel difficile frangente delle elezioni del 2013.

Infine ancora una parola chiara sul prossimo appuntamento per eleggere il nuovo inquilino del Quirinale. Che a nessuno venga in mente di servirsi del voto segreto per continuare una partita tutta interna al PD, magari per far fallire Renzi ed insieme il PD in questo delicato appuntamento come purtroppo è successo a Bersani,ed appunto a tutto il PD , con l’affossamento della candidatura di Romano Prodi. I militanti del PD, ma anche tutti gli italiani, questo non se lo meritano.

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