Elezioni, Bocci a Foligno incontra le associazioni: “Contro la crisi, uno Stato sociale più forte”

FOLIGNO – “Oggi viviamo in una società segnata da equilibrio fragile, paura e solitudine, la risposta è un stato sociale forte, capace di costruire coesione e giustizia sociale con il contributo di tutti, attraverso una rete di solidarietà che mette insieme pubblico e privato sociale, istituzioni e terzo settore, ripristinando l’antico principio della sussidiarietà”. Così Gianpiero Bocci, sottosegretario al ministero dell’Interno e candidato del Pd alla Camera dei Deputati nel collegio Umbria 2, incontrando a Foligno il mondo dell’associazionismo, del volontariato e dei giovani. All’iniziativa, in una sala gremita, ha partecipato anche l’assessore regionale alla Salute, Coesione sociale e Welfare, Luca Barberini, presenti numerosi rappresentanti dell’associazionismo sociale, culturale, laico e cattolico della città e del territorio, che hanno contribuito al dibattito con numerosi interventi.

“Oggi – ha sottolineato il sottosegretario – c’è crisi della partecipazione, anche perché è difficile trovare luoghi e spazi dove concorrere a trovare le soluzioni ai bisogni. Dobbiamo mettere insieme istituzioni ed energie migliori della società, trovando un grande denominatore comune, per fa sì che nessuno resti indietro. Non sempre lo Stato da solo riesce a garantire risposte e servizi adeguati: associazionismo e volontariato rappresentano risorse fondamentali”.

Bocci, nel suo intervento, ha ricordato il “grande impegnodel Governo uscente sui temi del sociale e del welfare” e toccato diversi temi tra cui quello della sicurezza, affermando che questa “non si garantisce solo con più poliziotti, ma innanzitutto combattendo paura e disagio sociale per arrivare a costruire una comunità diversa, che non mette gli uni contro gli altri ma prova a dire che il più forte deve sostenere il più debole”.

L’assessore Barberini ha evidenziato che “in un Paese e in una regione sempre più poveri, vecchio e solo, se la comunità si chiude in se stessa vengono meno le reti della protezione sociale. Occorre quindi rilanciare il ruolo e il protagonismo delle realtà associative e del volontariato e dare maggiore forza ai giovani come risorsa non solo per il futuro ma innanzitutto per il presente”.

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