Foligno, interdittiva per imprenditore: sequestrati beni per oltre un milione
La Procura della Repubblica di Spoleto aveva chiesto gli arrestati domiciliari ma il gip ha disposto la misura dell’interdittiva per un anno . È la vicenda di un imprenditore folignate del settore del tessile nei confronti del quale il sostituto procuratore Vincenzo Ferrigno ipotizza i reati di bancarotta fraudolenta, fatture false, occultamento di scritture contabili e autoriciclaggio. Alcune delle accuse sono state contestate anche a tre famigliari iscritti nel registro degli indagati. All’ imprenditore i militari della Guardia di Finanza di Foligno hanno sequestrato beni per un valore di 1,2 milioni di euro. Il sequestrato ha interessato un centinaio di macchinari, un immobile e quote societarie. Sono stati alcuni dipendenti della stessa azienda tessile a denunciare il titolare dopo essere stati licenziati dall’azienda e riassunti da un’altra. Agli stessi però l’imprenditore aveva rifiutato di liquidare il Tfr maturato con la prima assunzione. Per le fiamme gialle l’imprenditore aveva organizzato un sistema di frode a scapito di diversi creditori, compresi i dipendenti. Le imprese in odore di fallimento venivano private del patrimonio che successivamente tornava nella disponibilità della nuova società. Tutti beni riconducibili , secondo i militari della guardia di finanza di Foligno, alle aziende fallite. Una operazione che arriva a conclusione dopo accurate indagini con riscontri ricercati e trovati, a parere degli investigatori, negli stessi documenti contabili, oltre alle testimonianze raccolte.