Foligno, l’angoscia del centro storico: rischio declino commerciale. In tanti abbassano la saracinesca.

Chiuso per cessata attivita’. Cedesi licenza commerciale, compresi muri. Cari clienti dopo una vita di attivita’ siamo costretti a chiudere. Sono alcuni dei messaggi con cui i piccoli commercianti di Foligno si congedano dai clienti Una crisi che non risparmia nessuno, calo dei consumi , mancanza di ricambio generazionale, competizione di commercio elettronico, tanti centri commerciali e outlet in crescita. Anche  Foligno, citta’ considerata dagli umbri fortemente vocata al commercio , e’ costretta a fare i conti con la scomparsa di tanti esercizi commerciali.E non si tratta di negozi anonimi, tutt’altro.  Quando la boutique Cecchetto o il negozio di Vagaggini parliamo di un pezzo di storia della citta’. Come quando abbassa le saracinesche  la Libreria Luna , 100 anni di cultura per le diverse generazioni folignate. L’elenco e’ lungo, interminabile, con il rischio di saltare qualcuno. L’ultima saracinesca abbassata e’ quella dell’Ortofrutta di via  Cairoli. Secondo Maurizio Muccini, bravo giornalista del Corriere dell’Umbria, nel 2019 a Foligno hanno chiuso ben 40 negozi del centro. Un numero impressionante , inatteso che si porta dietro tante responsabilita’. Troppo silenzio e il piu’ delle volte si e’ preferito voltarsi da un’altra parte. ” Abbiamo resistito, confessa una commerciante molto conosciuto in citta’ , sperando nella ripresa  e in iniziative concrete da parte di tutte le amministrazioni, anche quella di oggi.  Ci sono stati eventi sporadici, alcuni irrilevanti e niente di strutturale “.  Quando a Foligno, come nel resto dell’Umbria, si parla di piccolo commercio il pensiero di tutti va sul futuro dei nostri centri storici. Ogni saracinesca che si abbassa e’ una ferita profonda per il centro delle nostre citta’. Foligno capira’ tra poco cosa puo’ significare in prospettiva questa emorragia. Anche sul piano della sicurezza e del decoro urbano.  Quando chiudono gli esercizi commericali, sottolineava sempre un Questore molto stimato, inizia una forma di degrado molto pericolosa, con balordi che trafficano indisturbati in citta’ a cominciare dallo spaccio di droga. Ogni vetrina che viene chiusa e’ un presidio che se ne va,con il buio che prende il sopravvento sulla luce. Allora sono guai, molto piu’ seri di una casa popolare assegnata magari ad uno straniero.