Foligno ricorda i 24 folignati deportati nei campi di concentramento
Si è svolta oggi, 3 febbraio, a Foligno, la cerimonia per la commemorazione dei 24 folignati deportati nei campi di Mauthausen e Flossenburg. In via III Febbraio, nella rotatoria del cimitero centrale, c’è stata la deposizione di una corona di alloro alla stele che ricorda la deportazione. Successivamente al sacrario del cimitero centrale, in Santa Maria in Campis, deposizione della corona di alloro alla lapide con incisi i nomi dei deportati. Sono intervenuti il presidente del Consiglio comunale, Giuseppe Galligari, e l’assessore Elisabetta Ugolinelli, in rappresentanza dell’amministrazione comunale. Erano presenti anche i consiglieri comunali Pier Francesco Pinna, Nicola Badiali e Rita Barbetti, oltre agli studenti dell’Istituto comprensivo di Sant’Eraclio che hanno ricordato i nomi dei 24 deportati. “Un giorno lontano nel tempo, ma il cui ricordo torna sempre attuale”, ha ricordato nel suo intervento l’assessore Ugolinelli. Una giornata per mantenere e rinnovare la memoria di quel drammatico 3 febbraio 1944, quando 24 folignati furono caricati a forza su dei camion da un reparto dell’Esercito tedesco, e deportati nei campi di concentramento. Tra loro anche un sacerdote, il parroco don Pietro Arcangeli. Di quei 24 catturati, deportati ed internati, soltanto tre di loro tornarono vivi nelle loro case. “Oggi siamo qui – ha aggiunto l’assessore Ugolinelli – a ribadire che barbarie, persecuzioni, guerre e dittature vanno condannate in ogni tempo a prescindere dalle ideologie; soprattutto in questi tempi, con le guerre alle porte dell’Europa e in Medio Oriente”.