Tari,annullate duemila cartelle a Terni. Battaglia a Foligno sulla rimodulazione.

A Terni vincono i cittadini, a Foligno rischiano i piu’ poveri. La tassa sui rifiuti trova una conclusione positiva da una parte mentre rischia  di creare piu’ poverta’ dall’altra. A Terni il Comune accoglie le proteste dei cittadini e annulla duemila cartelle pazze.  Dai controlli effettuati dai funzionari competenti sono emerse le contraddizioni denunciate dai cittadini, che avevano ricevuto gli avvisi.  Si trattava di avvisi ricevuti nel 2014 che evidenziavano  delle grossolane inesattezze  sulla residenza  degli stessi cittadini che avevano ricevuto gli avvisi. Ci sono voluti cinque anni di proteste per arrivare alla conclusione piu’ giusta e razionale. Cosi’  si e’ finalmente arrivati ad annullare duemila avvisi  ritenuti sbagliati con il Comune che riconosce gli errori . Se a Terni si chiude positivamente una vicenda fastidiosa, a Foligno si apre, proprio sulla tassa rifiuti, uno scontro durissimo tra maggioranza e opposizione.  Al centro della discussione la rimodulazione della Tari, decisa tre mesi fa dall’amministrazione guidata dal Sindaco Stefano Zuccarini.  Ieri , durante il primo consiglio comunale dell’anno nuovo, l’opposizione  si e’ scagliata pesantemente contro la maggioranza di centro destra, accusando il Sindaco e la Giunta di non aver coinvolto le parti sociali.  Per il centro sinistra , dopo la decisione presa, si rischia di penalizzare ancora una volta i redditi piu’ bassi ( da 0 a 5.000 euro), prima esentati totalmente dal pagamento della Tari mentre oggi, con la rimodulazione varata dall’esecutivo di Zuccarini, soggetti a questa tassazione. Per Luciano Pizzoni con questa decisione si andra’ ad “aumentare le poverta’” mentre il capogruppo del M5s David Fantauzzi ha accusato la maggioranza di aver fatto tutto senza spiegare ai cittadini la scelta presa. Domenico Lini, della Lega , ha concluso che l’ amministrazione , su ogni scelta, deve comunque fare i conti con le esigenze di bilancio.  La mozione del centro sinistra, piu’ i 5 stelle , e’ stata respinta dal voto coeso della maggioranza di centro destra.