Valorizzare l’idioma folignate attraverso l’opera del poeta Giuliani

FOLIGNO – Far conoscere agli studenti ma anche alla cittadinanza l’opera del poeta folignate Giulio Giuliani, a 70 anni dalla sua morte. Se ne è parlato in un incontro tra l’assessore all’istruzione, Paola De Bonis, e Marcella Rossi, docente e critico letterario, che ha curato due volumi “Giulio Giuliani poeta nostro” (una raccolta di oltre 80 composizioni in versi) e “Giulio Giuliani Memorie” (l’unica sua opera in prosa), relativi al poeta folignate (1871-1949), attraverso un lavoro durato diversi anni.

“Giuliani è il più geniale poeta in lingua folignate – ha detto Marcella Rossi – non bisogna parlare di dialetto ma di idioma, di lingua nativa. Va fatto conoscere questo poeta in una fase storica di scomparsa dell’idioma identitario”.

Giuliani, da tre matrimoni, ebbe dieci figli e lavorò instancabilmente come viaggiatore di commercio per la tipografia Campitelli e per la tipografia Salvati. Dal 1926 al 1932 fondò e guidò “la scuola all’aperto” nella sua casa in via Nazario Sauro, appena sotto i giardini dei Canapè. Nel 1932 arrivò ad ospitare fino a 120 studenti disagiati.

Per l’assessore De Bonis “è importante divulgare appieno l’opera di questo poeta”. In questo senso le poesie di Giuliani verranno fatte conoscere nelle scuole, a partire dal nuovo anno scolastico, attraverso una serie di iniziative.