Alluvione, contingente umbro in aiuto della città di Senigallia: migliora la situazione a Scheggia e Pietralunga. Primi aiuti all’Alto Chiascio

Mentre proseguono in Umbria le operazioni in aiuto alle popolazioni di Scheggia, Pietralunga, Gubbio, Montone e Costacciaro, dove la situazione generale sta migliorando anche grazie alle condizioni del tempo clementi, il primo contingente umbro è partito questa mattina dal Centro di protezione civile regionale, in aiuto alla città di Senigallia, in accordo con il Dipartimento della Protezione civile nazionale in risposta all’appello giunto dalla città marchigiana. La colonna mobile, partita alle 6,30, è costituita da 25 volontari con due pale meccaniche, un autocarro ribaltabile con gru, varie botti per l’acqua, quattro idrovore per asportare l’acqua dalle cantine e dai garage, quattro moduli Aib, due torri faro per lavorare con il buio, un camper attrezzato per le operazioni di supporto ed una cisterna piena di gasolio. L’assessore alla Protezione civile della Regione Umbria, Enrico Melasecche, ringrazia le associazioni che si sono rese disponibili: La Rosa dell’Umbria di Todi, il gruppo comunale di Marsciano, di Orvieto, di Gubbio, il gruppo Valnestore di Piegaro, l’Albatros di Stroncone, il Valnerina di Cascia. Due funzionari della sezione tecnico-logistica del servizio di Protezione civile dell’Umbria coordineranno il contingente. Questa mattina riunione straordinaria della Giunta regionale di Palazzo Donini, richiesta dall’assessore Melasecche,  per deliberare i primi aiuti economici ai Comuni umbri in modo da coprire le prime spese indispensabili, ma anche per mantenere i contatti con il Governo e il Dipartimento nazionale della Protezione civile cui la Regione sta inviando una relazione per la richiesta della dichiarazione dello stato di emergenza. E’ stata, inoltre, programmata una riunione per le prossime settimane, al Centro regionale di Protezione civile di Foligno, per fare il punto sulla intera organizzazione regionale e sono pianificate delle esercitazioni. Nel frattempo, sempre nella seduta di questa mattina, Palazzo Donini – nelle more dell’eventuale dichiarazione dello stato di emergenza nazionale – ha stabilito di destinare, anticipando fondi del bilancio regionale, contributi a ristoro delle spese sostenute nei comuni di Scheggia, Pietralunga, Costacciaro, Gubbio e Montone. Le somme saranno erogate a seguito di formale richiesta e quantificazione a ciascun comune. Il servizio regionale è stato, inoltre, incaricato di attivare le somme urgenze per il ripristino delle condizioni di sicurezza nel reticolo idrografico e la corretta regimazione dei corsi d’acqua.  Sono sette i torrenti che manifestano diverse criticità: Torrente Carpinella, attualmente quasi completamente ostruito, per una lunghezza di 19 chilometri; Torrente Carpina (gravi ostruzioni a tratti) per una lunghezza di 28 chilometri; Torrente Assino (presenti frequenti ostruzioni) per una lunghezza di 24 chilometri. Complessivamente si ipotizza di dover intervenire su una lunghezza di corsi d’acqua pari a circa 100 chilometri.