Elezioni, Bocci a Gubbio: “Nuovi strumenti straordinari per la fascia appenninica”

GUBBIO –  “In campo con strumenti straordinari per evitare che la fascia appenninica, bella e ricca dal punto di vista ambientale, storico e culturale, vada incontro ad una desertificazione sociale”. E’ l’impegno che il sottosegretario agli Interni, Gianpiero Bocci, candidato del centrosinistra nel collegio Umbria 2 della Camera dei Deputati, ha preso di fronte alla platea di Gubbio, nei locali della Proloco di Colonnata. Con lui anche l’onorevole Walter Verini, candidato del Pd nel listino proporzionale per Montecitorio. Ad aprire i lavori il segretario del circolo del Pd Gubbio Sud Massimo Marcelli, a coordinare il consigliere regionale Andrea Smacchi. Presenti anche amministratori come il sindaco di Gubbio Filippo Mario Stirati, il primo cittadino di Valfabbrica Roberta Di Simone e la consigliera provinciale di Perugia Erika Borghesi.

“Questo territorio – ha detto Bocci – è uno di quelli che ha pagato di più la crisi, con vicende che hanno lasciato ferite. La Ex Merloni è una di quelle che ha tolto serenità a tante famiglie. Per questo la priorità dei prossimi cinque anni non può che essere il lavoro, perché senza lavoro e senza servizi non c’è comunità. E la situazione della fascia appenninica non può essere affrontata con canali ordinari, serve un piano straordinario e un nuovo impulso al progetto delle “Aree interne”, una iniziativa culturale che punta a restituire identità a queste zone. Il progetto delle Aree interne punta a mantenere il presidio dei servizi, perché senza servizi queste comunità non hanno più futuro”. Massima attenzione da Bocci anche al sociale: “Fondamentale evitare che la crisi ci consegni un paese con più emergenze e ingiustizie sociali: l’obiettivo è proseguire il lavoro del contrasto alla povertà e del superamento del blocco sociale, valorizzando merito e competenze”.

Quindi il passaggio sugli avversari: “Il nostro avversario è la Lega, un partito cambiato e che affronta alcuni temi facendone una battaglia di odio. La Lega, con i collegi che ha avuto nella coalizione, potrebbe addirittura condizionare l’identikit del centrodestra e andare a creare un Governo di coloro che “vogliono rompere l’Italia”. Quindi l’appello a Liberi e Uguali: “Riprenderemo il dialogo dopo le elezioni. Ma intanto attenzione, consegnare una fascia così importante è un delitto”. E al mondo cattolico: “Non si può votare chi semina odio”.

Verini si è soffermato sulle cose fatte dal Governo: “Non è propaganda ma è comunicazione, moderata, con toni giusti e senso della misura. Ci sono stati passi avanti – ha detto – sia in economia che per l’immigrazione e le infrastrutture. Sono diminuiti i crimini”. L’appello dunque a votare Pd: “Il centrodestra è una coalizione fragile, con Berlusconi che sembra un vecchio comico. Il M5S ha dato prova di inadeguatezza al Governo. La nostra invece è una squadra unita, che ha ottenuto molti risultati, come nel campo della giustizia. Andremo avanti, con l’autorevolezza che abbiamo sempre dimostrato”. “Vogliamo scongiurare populismo ed estremismi, consentendo al Partito democratico di essere ancora baricentro della sinistra e della politica, in prospettiva di rilancio del nostro Paese – ha detto il sindaco Stirati – e lo vogliamo fare con due personaggi come Bocci e Verini, che hanno condiviso molte battaglie per il territorio. Con Bocci abbiamo avviato un percorso per consentire alla Festa dei Ceri di svolgersi nel miglior modo possibile alla luce delle nuove normative. Con Verini è stato possibile avviare il processo per salvare il giudice di pace”.

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