Gualdo Tadino: la famiglia Galli, adottata tre anni fa dalla comunità gualdese, si è sposata

GUALDO TADINO – Il progetto “Gualdo Adotta una Famiglia”, raccolta fondi lanciata dall’Amministrazione Comunale con la collaborazione di Unitalsi, Protezione Civile Area Centro Italia e il CVS in favore di una famiglia di Amatrice dopo il tragico terremoto che ha colpito la cittadina laziale 3 anni fa, ha visto nella giornata di sabato 7 settembre aggiungere un ulteriore tassello al proprio percorso.

La “famiglia adottata” dalla città di Gualdo Tadino, infatti, oggi dopo anni di sacrifici e amore ha visto celebrare il proprio matrimonio proprio ad Amatrice. Per la speciale occasione erano presenti il Sindaco di Gualdo Tadino, Massimiliano Presciutti (testimone degli sposi) ed una delegazione di circa 25 persone arrivate appositamente da Gualdo.

Va ricordato come il progetto “Gualdo Adotta una Famiglia” è un percorso iniziato poche ore dopo il terribile terremoto che ha colpito il 24 agosto 2016 la cittadina di Amatrice e che nel corso degli anni ha visto dare un contributo concreto (con l’installazione di tre moduli abitativi per poter ritrovare un po’ di serenità) da parte dei cittadini e delle associazioni  gualdesi e non solo.

Aiuti in questi anni sono arrivati, sostenendo l’iniziativa, infatti anche dalle città di: Musile di Piave, di Avellino, di Sassuolo e di Auden le Tiche.

Tutti coloro che hanno sostenuto l’iniziativa hanno mostrato grande solidarietà e sensibilità, questo ha permesso alla Famiglia Adottata di vivere in questi anni con maggiore serenità, nonostante le tante difficoltà causate dal sisma e di poter coronare il loro sogno di convolare a nozze, che si è realizzato nella giornata odierna.

“ Quasi non mi sembra vero – ha dichiarato il Sindaco – oggi abbiamo vissuto un giornata memorabile, un sogno che si è avverato, un altro passo verso la normalità per Claudia, Gaetano e tutta la loro splendida famiglia che abbiamo adottato grazie anche alla nostra città ha mostrato il volto migliore di se. Ormai il rapporto che ci lega alla comunità di Amatrice è indissolubile, ringrazio davvero tutti, in particolare Corrado Pompei vero motore di questa iniziativa che può definirsi a tutti gli effetti un esempio di solidarietà praticata quotidianamente”