Gubbio, Stirati perde pezzi della maggioranza e sul Css cresce la tensione

Con il passare dei giorni si sta ingarbugliando la situazione politica a Gubbio. A complicare la vita del Sindaco Filippo Stirati ci hanno pensato due consiglieri di ” Liberi e Democratici”, usciti dalla maggioranza e passati al Pd in opposizione. Giovanni Manca e Giorgia Vergari salutano Stirati e sloggiano con armi e bagagli dichiarando chiusa l’esperienza ” delle liste civiche”. Chi di spada ferisce, di spada perisce, sottolinea un vecchio eugubino traducendo la locuzione latina “Qui gladio ferit , gladio perit”. Infatti, ricorda l’ormai non più giovane politico locale, ” oggi Stirati riceve lo stesso trattamento che lui riservò al Pd in occasione delle ultime elezioni comunali, umiliandolo fino all’ultimo minuto”. E proprio nel Pd tornano oggi Manca e Vergari motivando la loro scelta nella necessità, “ormai irreversibile”, di aprire una “nuova fase politica, che veda al centro le forze politiche e non più le liste civiche”.  Per i due fuoriusciti nella maggioranza che sostiene il Sindaco ci sono “gruppetti e gruppetti” che solo apparentemente “sono democratici e innovatori”. Con il passaggio di Manca e Vergari nel gruppo del Pd i consiglieri di opposizione salgono a 11, contro i 13 della maggioranza. La distanza si è quindi accorciata e la maggioranza si è indebolito pesantemente, non solo numericamente. A complicare il cammino di Stirati resta inoltre la vicenda “utilizzo Css-combustibile nei due cementifici eugubini”.  Una vicenda che sta spaccando la coalizione di governo locale, con una maggioranza nella maggioranza e con tanti mal di pancia al proprio interno. Alcuni dei suoi (Scelgo Gubbio, Socialisti Civici, Gruppo Misto e Democratici per Gubbio) chiedono al Sindaco ” di essere garante degli interessi di tutte le componenti, di fare quanto nelle sue possibilità affinché il dibattito sia serio, laico, corretto ed equilibrato e senza catastrofismi, peraltro smentiti dai dati ufficiali”. Chiedono di trovare ” le migliori soluzioni politiche per la Città” sulla richiesta di utilizzo di Css”. La sensazione è che Stirati sia finito in un cul-de-sac, con poche possibilità di uscita.