Tremila maturandi umbri pronti a vaccinarsi, decessi rischio sceso del 95%

Ormai le forniture di dosi sono copiose. Del resto lo avevano garantito il presidente Draghi e il commissario Figliuolo. È per questo che che si registra un vero e proprio record di dosi consegnate e somministrate. Ormai nel nostro Paese si registrano oltre 1,2 milioni di dosi in 48 ore, come è successo nell’ultimo weekend.  Una accelerazione che sta consentendo anche all’Umbria di recuperare i ritardi delle settimane scorse, soprattutto su alcune fasce di età.  In settimana sono previste altre 4,1 milioni di dosi: 3 milioni di Pfizer, 500 mila di AstraZeneca,  400 mila di Moderna e 200 mila di J&J. Ma non è finita: a luglio gli approvvigionamenti aumenteranno ancora. Siamo entrati nella fase massiva, con l’apertura delle prenotazioni a tutte le fasce di età.  L’obiettivo è di raggiungere prima possibile l’immunità di gregge, archiviando questo lungo periodo di emergenza. Ma stanno arrivando anche i dati scientifici che confermano definitivamente l’efficacia dei vaccini. I dati relativi a 13,7 milioni di vaccinati,  anche a distanza di oltre 4 mesi dalla prima dose, segnalano come ” il rischio decesso ” scenda del 95% e quello di ricovero in terapia intensiva del 90%. Adesso tocca ai giovani che per gli esperti sono determinanti per battere il Covid.  È vero, dicono i più grandi scienziati, gli adolescenti non sono vittime del Covid e difficilmente hanno forme severe di malattia, ma vengono contagiati e a loro volta contagiano. Se non si vaccinassero il virus circolerebbe di più creando problemi di sanità pubblica.  L’obiettivo è semplice: dobbiamo togliere terreno al virus, non farlo correre. Così si può ridurre anche lo sviluppo di nuove varianti. Nel frattempo in Umbria sono più di tremila i maturandi che hanno richiesto di vaccinarsi a fronte di circa 7.500 studenti chiamati alla prova d’esame. Un buon numero raggiunto in poco più di 48 ore dall’apertura delle prenotazioni, mentre sono quasi 4.000 gli adolescenti della fascia 12-15 anni che hanno richiesto il vaccino su una platea di circa 32.000 assistiti.