Aggressione in carcere, violenza di un detenuto su un secondino

SPOLETO – Nel carcere di Spoleto un secondino è stato aggredito da un detenuto che lo ha preso a calci e pugni. Bloccato l’aggressore da altri detenuti presenti, la vittima ha riportato danni limitati. Si tratterebbe di un ennesimo atto di violenza contro un assistente della Polizia Penitenziaria. A commentare l’accaduto Fabrizio Bonino del Sappe Umbria  (Sindacato autonomo polizia penitenziaria) che afferma: “Siamo vicini al nostro collega che è uscito dal pronto soccorso con una prognosi di 5 giorni con gli auguri per una rapida guarigione. Nonostante era da tempo che tali atti non avvenivano a Spoleto, dove la stragrande maggioranza di detenuti partecipa alle attività rieducative, come sappiamo sulla nostra pelle, è fisiologico che possano capitare tali situazioni critiche. Quello di cui abbiamo più timore è dell’inevitabile abbassamento dei livelli di sicurezza, che oltre a farsi sentire all’interno del carcere di Spoleto si ripercuoterà sulla società esterna, dovuto al taglio dell’organico della Cr Spoleto di oltre 70 unità e di tutta l’Umbria, operato dal Ministero della Giustizia ad ottobre 2017”. Solidarietà al poliziotto aggredito è stata espressa anche dal segretario generale del Sappe, Donato Capece, che evidenzia come nelle carceri umbre si contano sistematicamente atti di autolesionismo, tentati suicidi, colluttazioni e ferimenti e di “come sia controproducente lasciare i detenuti nell’apatia: ovvero farli lavorare, studiare, essere impegnati in una qualsiasi attività”.

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