Cannara, vive in Marocco ma continua a percepire la pensione sociale: denunciati lui e la famiglia

CANNARA – Era convinto di farla franca ma l’intuito dei carabinieri intervenuti a casa sua per sedare un dissidio è costato a un uomo di origine marocchina e ai suoi familiari una denuncia per indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato.
Era novembre, quando una pattuglia della stazione carabinieri di Bettona è intervenuta a Cannara dove era stata richiesto l’intervento dei militari a seguito di una lite in famiglia. I carabinieri hanno scoperto che i figli di un signore originario del Marocco intendevano appropriarsi del contributo sociale destinato al loro capo famiglia sentendosi in diritto di spendere tale somma in quanto, da circa quattro anni, il diretto interessato si era trasferito in pianta stabile nel suo Paese, dove si è fatto, tra l’altro, una nuova famiglia. Ricomposta la lite familiare i carabinieri hanno avviato le indagini.
Dopo una serie di accertamenti effettuati anche presso l’Inps di Perugia, l’ufficio postale e una serie di testimonianze tra i congiunti dell’uomo è emerso che questo, cancellato per irreperibilità dal comune di Cannara dove risiedeva da circa quattro anni, ha continuato a percepire la pensione sociale mensile che, come richiesto da lui stesso, veniva puntualmente accreditato sul suo libretto giacente presso l’ufficio postale di Cannara.
Le indagini dei militari coordinati dal maggiore Marco Sivori hanno portato a credere che anche i familiari avrebbero sostenuto la fittizia presenza dell’uomo sul territorio nazionale pur di continuare a beneficiare delle erogazioni. Così, dopo i dovuti accertamenti, i carabinieri hanno segnalato alla magistratura l’intero nucleo familiare, reo di aver indebitamento percepito circa 20 mila euro nel corso degli ultimi anni.

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