Coppia di nomadi denunciata per furto dalla Polizia di Stato

TERNI – Erano appena passate le 9.00 di questa mattina, quando alla pattuglia della Squadra Anticrimine del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Orvieto, impegnata durante i servizi di controllo del territorio finalizzati alla prevenzione e al contrasto dei reati predatori, è arrivata la segnalazione dalla Sala Operativa di un furto appena consumato all’interno di un supermercato di via Costanzi e contemporaneamente di una coppia sospetta che si aggirava all’interno di altro negozio, sempre della stessa via.

I due sospettati sono stati immediatamente individuati e raggiunti dagli agenti che li hanno identificati: entrambi rumeni, di 26 anni , provenienti da un campo nomadi di Roma da dove erano arrivati in auto poco prima; sia per l’uomo, che per la donna, un lunghissimo elenco di precedenti penali, denunce ed arresti sempre per reati contro il patrimonio.

Indosso avevano nascosto dei capi di abbigliamento e in auto sono state ritrovate numerose scatole di tonno, lo stesso numero mancante dagli scaffali del supermercato appena derubato. Al braccio della donna, una borsa completamente vuota, probabilmente utilizzata per nascondere la refurtiva.

Da un rapido riscontro fra le immagini delle telecamere a circuito chiuso dei due negozi, gli investigatori hanno potuto appurare che i due 26enni erano gli stessi che il 4 ottobre scorso avevano rubato numerose confezioni di profumo, sempre all’interno dello stesso supermercato dove erano stati fermati questa mattina.

Sono stati perciò denunciati per furto aggravato continuato in concorso ed allontanati da Orvieto con il provvedimento di Divieto di Ritorno emesso dal Questore di Terni Antonino Messineo. 

Violazione della Legge sugli Stupefacenti, rissa, ricettazione, violenza e resistenza a Pubblico Ufficiale, varie denunce e due condanne, tutto questo in pochi anni, considerata la giovane età del 20enne dominicano accompagnato coattivamente dalla Polizia di Stato al Centro di Identificazione ed Espulsione di Caltanissetta sabato scorso. Un’escalation di violenza culminata ad agosto con una denuncia per atti persecutori e minaccia nei confronti di una minorenne.

Al momento del rinnovo del permesso di soggiorno, rilasciato per motivi di famiglia, considerata la pericolosità sociale dell’individuo, la sua richiesta è stata rigetta “ essendo la sua presenza in Italia pericolosa per l’ordine e la sicurezza pubblica”.

 

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