Da Pisa a Perugia per spacciare droga, due arresti

PERUGIA – Da Pisa a Perugia a Perugia per spacciare. Nuova operazione antidroga della Polizia a Fontivegge. Sulla base di alcune segnalazioni, questa Squadra Mobile aveva avuto notizia, della presenza di tossicodipendenti e di movimenti strani di pomeriggio nel parcheggio di un noto centro commerciale ubicato nella zona di Ponte Felcino. Predisposto tempestivamente un servizio di osservazione ad opera di personale di questa Sezione “Contrasto alla criminalità diffusa”, gli agenti notavano l’arrivo di un’autovettura, con due soggetti sconosciuti, i quali, nel predetto parcheggio, contattavano un maghrebino il quale li raggiungeva e saliva con loro in macchina, per poi allontanarsi.

I tre si muovevano e raggiungevano, passando per il centro storico della città, dapprima Via Canali, dove il maghrebino ed il passeggero scendevano e si perdevano di vista; dopodichè, il solo passeggero veniva recuperato dal conducente nell’attigua Via Mario Angeloni, nelle immediate vicinanze della Stazione Centrale, per poi riprendere la marcia. Il veicolo in argomento veniva così prontamente fermato ed i soggetti identificati in M.F., del 1980, e L.B., del 1975, entrambi nati e residenti nella Provincia di Pisa. L’assenza di una motivazione della loro presenza qui a Perugia, ma soprattutto un evidente stato di agitazione e nervosismo dei due, inducevano gli operatori ad eseguire una perquisizione personale a carico dei due fermati. All’interno di un vano posizionato in corrispondenza del freno a mano, veniva rinvenuto un guanto in pelle da carpenteria all’interno del quale erano stati occultati 10(dieci) involucri in cellophane contenenti una materia polverosa giallastra che, all’esito del narcotest effettuato dal personale della Polizia Scientifica, risultava essere “eroina” per più di 50 grammi.

All’esito della perquisizione, i due pisani venivano tratti in arresto nella flagranza del reato di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti (art. 73 comma 1° del DPR. 309 del 1990) e, d’intesa con il Pubblico Ministero di turno, condotti a Capanne a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Sono tuttora in corso approfondimenti investigativi volti ad accertare quali fossero il loro fornitore ed il loro canale di rifornimento perugino, nonché il contesto di destinazione dello stupefacente.

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