Foligno, padre disperato sottrae figlio di 2 anni: ritrovato dalla Polfer

FOLIGNO – Era stato lui stesso ad affidare il figlio di due anni a una casa di accoglienza, fuori regione, perché non riusciva ad accudirlo in maniera dignitosa dopo aver perso il lavoro. Poi, però, non è riuscito a sopportare il distacco e l’ha portato via con se’ salendo, in piena notte, sul primo treno verso Foligno dove è stato bloccato dalla polizia ferroviaria. È la storia di disperazione e d’amore di un giovane padre, ora accusato di sottrazione di minore. L’uomo è stato notato dagli agenti della Polfer nella sala d’attesa della stazione ferroviaria folignate, insospettiti dall’orario inconsueto per girare con bimbo di due anni e dall’atteggiamento nervoso dello stesso. Gli agenti, guidati dal comandante Alessandro D’Antoni, hanno quindi proceduto con i dovuti accertamenti dai quali è emersa una denuncia, a carico del giovane papà, per sottrazione di minore. A quel punto il ragazzo ha raccontato, tra le lacrime, le varie vicissitudini che lo avevano visto protagonista insieme al bimbo, dopo la perdita del lavoro. Inevitabile per lui l’accusa di sottrazione di minore, ma padre e figlio sono riusciti a trovare negli uomini della Polfer un po’ di aiuto e conforto. I poliziotti, infatti, vista la delicata situazione, si presi cura dei due nel miglior modo possibile, seppure temporaneamente. Il giovane papà e il figlioletto, sono stati affidati ai servizi.

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