‘Ndrangheta a Perugia, sequestri per 8 milioni: maxi operazione di Gratteri e della Polizia. L’ex Questore Messina: ” Colpire patrimoni illeciti”

La Polizia di Stato di Perugia e Crotone sta eseguendo il sequestro di beni, assetti societari e rapporti finanziari, per un valore complessivo di 8 milioni di euro ai sensi della normativa antimafia, disposto su proposta formulate dal Procuratore della Repubblica di Catanzaro Gratteri congiuntamente ai Questori delle due province. Sono ritenuti riconducibili agli eredi di quelli che vengono ritenuti esponenti di vertice della cosca “Trapasso” di San Leonardo di Cutro e a un imprenditore calabrese, entrambi considerati elementi di riferimento nel territorio umbro per gli affiliati alla consorteria mafiosa e a diverse altre famiglie di ‘ndrangheta dell’area ionico-catanzarese. L’operazione –  spiega la Polizia – nasce nel quadro della strategia di contrasto all’accumulazione dei patrimoni illeciti da parte delle consorterie mafiose intrapresa dalla Direzione centrale anticrimine della Polizia di Stato. ” Innalzare la capacità di colpire i patrimoni accumulati dalle organizzazioni criminali è la nuova sfida dell’azione di contrasto della Polizia alla criminalità organizzata di stampo mafioso”, ha detto il Prefetto Francesco Messina, ex Questore di Perugia, uno dei migliori investigatori a livello nazionale, oggi direttore centrale anticrimine della Polizia. “La piena operatività del connubio Questore-Procuratore della Repubblica nella proposizione  e nell’esecuzione delle misure di prevenzione patrimoniali coniugate è garanzia del raggiungimento del miglior risultato possibile”, ha aggiunto Messina commentando l’operazione condotta dalle Questure di Perugia e Crotone che ha portato al sequestro di beni per otto milioni di euro. ” Il sequestro degli ingenti patrimoni illecitamente guadagnati – ha aggiunto Messina – completa il lavoro svolto dalla Polizia di Stato contro la componente militare di queste organizzazioni criminali e l’eccellente risultato conseguito sull’asse Perugia-Crotone con la Procura della Repubblica di Catanzaro testimonia plasticamente la strategia adottata negli ultimi tre anni dalla Direzione centrale anticrimine e dalle Divisioni anticrimine delle Questure”.