Perugia, controlli straordinari a Fontivegge. La polizia arresta nigeriano, aveva ingerito 25 ovuli contenenti 300 grammi di eroina

PERUGIA – La mattina del 17 gennaio scorso, nel corso dei servizi straordinari del territorio disposti dal Questore di Perugia Giuseppe Bisogno e finalizzati al contrasto dello spaccio di stupefacenti, la Polizia di Stato ha arrestato un 24enne cittadino nigeriano per detenzione ai fini di spaccio.

Gli agenti della Squadra Mobile lo hanno notato mentre era in attesa del treno per ritornare in Toscana, sua regione di residenza.

Agli investigatori non è sfuggito il comportamento del giovane, il quale, appena si è reso conto della presenza di alcuni poliziotti, ha decisamente affrettato il passo in direzione dei binari ferroviari, nel chiaro tentativo di eludere un eventuale controllo.

I suoi sforzi, però, sono risultati vani, in quanto gli agenti lo hanno subito raggiunto e bloccato per poi condurlo in Questura per maggiori accertamenti.

Qui, sospettando, per il suo comportamento, che potesse detenere dello stupefacente, lo hanno accuratamente controllato, senza tuttavia trovare nulla.

Malgrado ciò, il nigeriano ha manifestato un crescente nervosismo e, ben presto, ha anche cominciato a lamentare dolori addominali.

Proprio questo suo atteggiamento ha fatto scattare negli uomini della Squadra Mobile l’intuizione che in breve si sarebbe rivelata decisiva.

Infatti, memori di precedenti indagini in cui proprio alcuni cittadini nigeriani si erano resi disponibili a trasportare droga ingerendola, hanno subito portato il 24enne in ospedale.

Gli accertamenti medici hanno confermato che K.R. aveva effettivamente ingerito dei corpi estranei che, per forma e dimensioni, sembravano degli ovuli.

A quel punto, i poliziotti hanno dovuto soltanto attendere che il nigeriano li espellesse per recuperare ben 25 ovuli contenenti eroina, per un peso complessivo pari a circa 300 grammi.

Una volta immessa sul mercato, la droga avrebbe fruttato circa 70.000 euro.

Pertanto, il soggetto è stato arrestato per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio e successivamente associato al carcere di Capanne.

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