Perugia, dall’alba 11 arresti per furto, droga e ricettazione

Dalle prime ore di oggi i carabinieri di Perugia stanno eseguendo undici misure cautelari in carcere nei confronti di un presunto gruppo criminale composto da italiani e stranieri per associazione a delinquere finalizzata alla commissione di furti aggravati e ricettazione, traffico di stupefacenti e spendita di banconote falsificate.

I furti avvenivano all’interno di esercizi commerciali della provincia di Perugia, in particolare sul territorio del comune di Corciano. Ai destinatari delle misure vengono anche contestati i reati di traffico di sostanze stupefacenti e detenzione e spendita di monete falsificate.

I provvedimenti restrittivi sono stati emanati dal G.I.P. Dott. Alberto Avenoso sulla scorta dell’attività investigativa svolta dai militari della Stazione Carabinieri di Corciano e diretta dai P.M. Dott.ssa Gemma Miliani e Dott. Mario Formisano della Procura della Repubblica presso il tribunale di Perugia. L’indagine, effettuata sia in maniera tradizionale che tecnica, svolta durante il 2013 trae spunto a seguito di una serie di furti avvenuti presso alcuni bar, tabaccherie, concessionari, ditte private sin dalla fine del 2012 a tutto il 2013 nel comune di Corciano, Torgiano, Marsciano, Magione e Perugia consentendo di addebitare alla banda la consumazione di almeno una ventina di furti, che avvenivano nottetempo e con effrazioni.

Provvedevano inoltre ad occultare e poi smistare presso altri soggetti (anch’essi destinatari della misura cautelare) la refurtiva che rifiniva sul mercato e consistente in ingenti quantitativi di carburante, gratta e vinci, stecche di sigarette, carrelli elevatori, slot machine, generi alimentari, capi di abbigliamento, autovetture, stufe, caldaie e sacchi di pellet, denaro contante. Tutti i furti commessi avevano il solito modus operandi che consisteva nel forzare le porte di ingresso e le reti di recinzione, utilizzando attrezzi da scasso, o come constatato in un episodio a Magione nel febbraio del 2013 ai danni di un supermercato, tentando di asportare la cassaforte presente all’interno e trascinandola dopo averla agganciata con un cavo ad un’autovettura.

Dalle indagini emerge nel complesso l’esistenza di una struttura organizzata e gerarchica (composta principalmente da 5 soggetti: 1 italiano e 4 stranieri) rilevante in relazione al reato associativo con il ruolo apicale di due soggetti in particolare a cui si affiancavano altri tre con il ruolo di pianificatori e realizzatori dei crimini da attuare.

La maggior parte dei destinatari delle misure si sono resi responsabili inoltre del reato di traffico e detenzione illecita di sostanze stupefacenti del tipo cocaina, hashish e marijuana. L’attività investigativa che ha monitorato il periodo compreso tra il 2011 e tutto il 2013 ha consentito di appurare un importante fenomeno di spaccio localizzato su Corciano e Perugia, constatando un’attività di cessione di 2/3 dosi a settimana di Cocaina, 3/4 kg di hashish solo nel periodo luglio-agosto 2013, vari cessioni settimanali di Marijuana. Lo stupefacente veniva importato la maggioranza delle volte da Napoli. In particolare la cocaina veniva acquista al prezzo di 40 € /grammo e rivenduta a 100 €/grammo, diretta a circa 200 acquirenti della zona perugina. Dalle intercettazioni si evince l’uso di nomi in codice per descrivere lo stupefacente come “la pittura verde” per la marijuana, la “pittura scura” per l’Hashish, “bombolone” per indicare la “canna”, “formaggio per la pasta” e “mozzarella” per la cocaina.

Tra i destinatari della misura è presente un gruppo di italiani di origine campana che inoltre si sono resi responsabili del reato di detenzione e spendita di monete contraffatte per una valore “apparente “ di 2.000€. In particolare le indagini hanno consentito di appurare, anche tramite dei sequestri, la detenzione di 24 banconote di € 20 e 33 da € 10 tutte recanti lo stesso numero seriale. Banconote che venivano spese presso le fiere paesane e nei centri commerciali della zona di Corciano e Perugia.

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