Spoleto, una denuncia per ipotesi di reato di trasporto di rifiuti speciali senza documenti

Nelle scorse giornate la Compagnia Carabinieri di Spoleto, coadiuvata dal reparto speciale dei Carabinieri Forestali di Cerreto di Spoleto, nell’ambito dei servizi straordinari volti al controllo del trasporto rifiuti, predisposti dal Comando Legione “Umbria, hanno effettuato numerose verifiche agli autotrasportatori, segnatamente n. 11 veicoli e n. 16 dipendenti di ditte autorizzate movimentazione rifiuti con riscontro della relativa documentazione inerente il trasporto rifiuti, verificando l’esatta corrispondenza tra il materiale trasportato e il codice CER (Catalogo Europeo dei Rifiuti) del rifiuto indicato sul relativo bollettario allegato.

Nel dettaglio dei diversi controlli si sarebbero evidenziate precise irregolarità nei confronti di una ditta di autotrasporti, il cui mezzo pesante era stato fermato nella giurisdizione di Spoleto, presentando un carico di rifiuti speciali derivanti dalla lavorazione degli scarti di sale provenienti da un’azienda di produzioni alimentari.

In particolare, durante la fase di controllo si sarebbe riscontrata la mancata corrispondenza di quanto dichiarato sul documento di trasporto e il relativo rifiuto speciale presente sul mezzo pesante.

L’attenta attività di polizia in materia di tutela ambientale ha consentito il deferimento in stato di libertà del titolare della ditta e relativo autotrasportatore per l’ipotesi di reato sancita dal d.lgs 152/2006: “attività di gestione rifiuti non autorizzata”.

L’impegno istituzionale in materia ambientale, secondo costanti servizi definiti dal Comando Provinciale di Perugia, è frutto dell’importanza attribuita allo specifico settore valorizzando la componente speciale forestale dell’Arma dei Carabinieri che opera in stretta sinergia con le Stazioni territoriali dislocate capillarmente sul territorio, attribuendo un valore aggiunto al contrasto di reati ambientali, inerenti la fase della transizione ecologica e il traffico illecito di rifiuti.

Le persone sottoposte ad indagini preliminari si presumono innocenti.