Terni, finta società cooperativa evade il fisco per 2 milioni e mezzo di euro. Beccati 49 lavoratori in nero e 69 irregolari. L’operazione delle Fiamme Gialle

TERNI – Un’altra finta società cooperativa finisce nella rete delle Fiamme Gialle di Terni. Questa volta il Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Terni ha messo gli occhi su una società cooperativa, con sede aTerni, sul cui conto sussistevano fondati dubbi in merito alla regolarità dell’attività svolta sotto forma di ente senza fine di lucro.

E’ quindi iniziato il blitz delle Fiamme Gialle anche all’interno dei locali adibiti ad uffici della cooperativa. Insomma ogni possibile elemento d’interesse circa il rispetto dei requisiti formali e sostanziali prescritti per soggetti della specie è stato messo al vaglio degli inquirenti.

Sin da subito, l’attività ha permesso di confermare gli iniziali sospetti.

Grazie all’esame della documentazione acquisita e alle testimonianze di decine di lavoratrici interpellate, è stata acclarata la diretta gestione da parte dell’amministratore di fatto, nella sua reale veste di vero e proprio imprenditore individuale, delle attività socio-sanitarie condotte sotto forma di cooperativa.

Pertanto, avvalendosi di un’organizzazione apparentemente non lucrativa, il titolare conseguiva un duplice, illegittimo vantaggio economico e fiscale.

Grazie alla totale esenzione dal pagamento delle imposte dirette e dell’IVA, potevano praticarsi prezzi più vantaggiosi, tanto da incrementare gli affari e distorcere le corrette regole della concorrenza.

Le attività svolte nei confronti della società cooperativa, riqualificata come impresa commerciale, hanno permesso di far emergere un’evasione delle imposte dei redditi per oltre 1,7 milioni di euro e dell’I.V.A. per oltre 650.000 euro.

In tale contesto sono stati, altresì, individuati 46 lavoratori completamente “in nero”, impiegati senza la preventiva instaurazione del rapporto di lavoro, nonché 69 lavoratori “irregolari”, inquadrati quali soci lavoratori della cooperativa ma, in realtà, qualificabili come dipendenti dell’impresa sottoposta a controllo.

In tema di contrasto al sommerso da lavoro, si evidenzia come, dall’inizio dell’anno, siano stati complessivamente 137 i lavoratori “irregolari e in “nero” scoperti dai Reparti del Corpo nel territorio ternano.

La lotta all’economia sommersa, nella duplice forma dell’evasione fiscale e dello sfruttamento illecito della manodopera assume, nell’ambito del ruolo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza, fondamentale importanza per la tutela delle imprese che operano nel rispetto della legge e che sono danneggiate dalla concorrenza sleale di chi agisce nell’illegalità.

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