Terni, Gm10 vs Romolo Rossi: il dirigente calcistico torna all’attacco

TERNI –  La Corte Federale d’Appello dà ragione al dirigente calcistico Romolo Rossi. Si chiude con un lieto fine per il dirigente sportivo la vicenda legata alla sua squalifica della durata di 10 mesi inflittagli a seguito del deferimento della Procura Federale.

Il fatto è legato ad un conflitto che si era scatenato tra Romolo Rossi e la società sportiva Gm10.

Romolo Rossi, difeso dall’avvocato Massimo Carignani è stato scagionato dall’accusa per “violazione degli artt. 1, comma 1 (oggi trasfuso nel nuovo art. 1 bis comma 1), nonché 3, comma 1, e 8, comma 1, del C.G.S., per avere svincolato, ex art. 108 NOIF n. 12, in qualità di Presidente della A.S.D. G.M. 10, n. 12 calciatori della predetta società, utilizzando in documenti ufficiali un timbro societario contraffatto”.

L’accusa aveva portato il dirigente all’inibizione di 10 mesi e di conseguenza all’impossibilità di ricoprire incarichi in altre società.

Romolo Rossi può quindi tornare all’attacco, dopo l’ultima esperienza con lo Junior Campomaggio.

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