Todi, due arresti per detenzione e spaccio di droga

TODI – I Carabinieri della Compagnia di Todi nell’ambito delle attività di controllo  del territorio finalizzate alla prevenzione e repressione dello spaccio di sostanze stupefacenti, seguendo le direttive impartite dal Comando Provinciale di Perugia, durante la giornata di ieri hanno tratto in arresto due giovani, sorpresi nella flagranza del reato di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.

In particolare:

  • Il NORM – Aliquota Operativa, nell’ambito di una mirata attività investigativa, è intervenuto a Perugia, dove un sedicente 19enne albanese, gravato da pregiudizi penali è stato fermato nel momento in cui cedeva un involucro contenente “cocaina” ad un tossicodipendente 65enne, di Deruta. Le successive indagini dei Carabinieri del NORM, connesse alla specifica attività, hanno portato al rinvenimento, durante perquisizioni personali, di ulteriori 5 grammi circa del medesimo stupefacente. L’esito di tali controlli, a quattro giovani domiciliati in San Venanzo, Deruta, Gualdo Cattaneo e Todi, trovati ognuno con una propria dose di cocaina, ha fatto si che gli stessi venissero segnalati alla Prefettura di Perugia – U.T.G., in qualità di tossicodipendenti;

 

  • I Carabinieri della Stazione di Marsciano, durante analogo servizio antidroga, hanno individuato un giovane disoccupato del luogo che, dopo essere stato sorpreso con circa 5 grammi di marijuana in tasca, è stato sottoposto a perquisizione domiciliare. Nell’abitazione del 22enne gli uomini dell’Arma di Marsciano hanno rinvenuto ulteriori 5 grammi, un bilancino di precisione  e denaro, ritenuti provento dell’attività di spaccio di sostanze stupefacenti

Tutte la droga e il materiale ritenuto utile alle indagini, sono stati sottoposti a sequestro.

Lo straniero tratto in arresto a Perugia, dopo le formalità di rito e su disposizione del P.M. di turno della Procura della Repubblica di Perugia, è stato condotto presso la casa circondariale di Perugia mentre il ragazzo di Marsciano è stato accompagnato nella sua abitazione, agli arresti domiciliari, in attesa del processo con rito direttissimo.

 

 

 

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