Le previsioni del tempo in programma fino al 6 dicembre
Mercoledì 1 dicembre ha inizio la stagione invernale secondo il calendario mondiale di meteorologia e per quanto riguarda il continente Europeo già da alcuni giorni sembra inverno pieno con correnti fredde e instabili nord atlantiche che attraversano rapidamente il continente puntando poi, come obiettivo, sul Mediterraneo centrale. Per cui, l’Italia, anche per quanto riguarda i prossimi giorni fino a tutta la prima decade di dicembre, sarà il crocevia di diverse perturbazioni che continueranno a portare precipitazioni anche, talora, intense soprattutto al centro sud e isole e nevicate sui rilievi alpini centro orientali e sull’Appennino; ma proseguendo con ordine vediamo con più dettaglio quello che ci aspetta almeno fino a tutto il prossimo fine settimana. Mercoledì 1 dicembre ad iniziali condizioni di cielo poco nuvoloso o velato con estese gelate sia al nord che al centro farà seguito un rapido aumento delle nubi e dalla sera precipitazioni ad iniziare da nord ovest e Toscana, precipitazioni prevalentemente nevose sui rilievi e temporaneamente mista a pioggia su Emilia e Lombardia e Piemonte orientale e meridionale, sul resto del centro aumento delle nubi e giornata di tregua con poche nubi al sud; giovedì 2 tempo perturbato in particolare sul settore di nord est, area centrale e Campania con piogge anche intense e nevicate sui rilievi alpini e al di sopra dei 1000 -1500 metri sui rilievi appenninici, venti tra moderati a forti sud occidentali e temperature in temporaneo aumento al centrosud; venerdì 3, tempo in miglioramento al nord, residue precipitazioni al centro e invece tempo perturbato al sud e Sicilia, temperature in calo al nord e successivamente anche nell’area peninsulare; sabato 4 generale miglioramento con ampie schiarite anche al centrosud, ma sull’area alpina si faranno sentire già gli effetti nella nuova perturbazione che domenica 5 e ancor più lunedì 6 interesserà direttamente soprattutto il centrosud con precipitazioni diffuse, nevicate sui rilievi appenninici, venti sostenuti e una graduale diminuzione delle temperature.