Acque agitate al Broletto, Bori convoca i dipendenti nel piazzale e scatena le proteste. Un’altra scocciatura per la giunta
Acque agitate al Broletto e non solo, dopo la convocazione di un’assemblea generale dei dipendenti da parte dell’assessore al bilancio e personale Tommaso Bori. Una scelta che sta scatenando tensioni e rischia di trasformarsi in una nuova grana per la giunta regionale. La pace sembra diventare sempre più un miraggio. Per una grana che si risolve, infatti, ecco che se ne apre subito un’altra. L’assessore Bori ha convocato per il prossimo 28 aprile un’assemblea nel piazzale antistante il palazzo del Broletto per confrontarsi con i dipendenti su materie previste dal contratto nazionale di lavoro. Materie, come riorganizzazione e sistemi di valutazione, che sono proprie delle relazioni sindacali. Sindacati non coinvolti nella fase iniziale della manovra fiscale, non ascoltati sul riordino delle direzioni regionali e, ora, alla finestra in attesa di essere convocati dopo la maxi assemblea. Cgil, Cisl e Uil avrebbero già scritto all’assessore chiedendo un passo indietro, il Cobas minaccia la mobilitazione e l’opposizione attacca a tutto spiano. “Arroganza o incapacità ?” si chiedono i consiglieri di opposizione. “Un atto grave e inaccettabile – sostiene il centrodestra – che delegittima i rappresentanti sindacali eletti soltanto la scorsa settimana nella Rsu della Regione. Si tratta di una forzatura che mina il principio del confronto democratico con le sigle sindacali, sostituendolo con una imposizione unilaterale e autoritaria”. Il bandolo di questa nuova grana è ora nelle mani dell’assessore Bori che ha il diritto-dovere di chiarire la vicenda per evitare un’altra scocciatura per una maggioranza che fra pochi giorni (29 aprile) sarà chiamata a rispondere alla mozione di sfiducia contro la presidente. Una mozione banale e ridondante ma comunque fastidiosa.