Allarme droga a Terni, lascia cinque figli l’imprenditore ucciso da un mix di cocaina ed eroina

Fabrizio Conti, titolare di una nota azienda che produce canne fumarie, morto a 54 anni, lascia cinque figli. Ad uccidere Fabrizio è stato un mix di cocaina ed eroina. L’imprenditore di Stroncone aveva acquistato la droga giovedì sera, verso le 22,30, insieme a due amici di 30 e 40 anni, da un pusher tunisino. Si erano recati in via Narni per acquistare cocaina ed eroina. Fabrizio non era noto come un consumatore di sostanze stupefacenti, nessuno immaginava una cosa simile. Era apprezzato e stimato per la sua dedizione al lavoro e alla famiglia. È stata proprio la moglie, venerdì mattina, a scoprire la tragedia che si era consumata nella notte. Ha provato a svegliarlo ma Fabrizio non dava più segni di vita. Ha chiamato immediatamente il 118 ma anche i sanitari si sono dovuti arrendere. L’imprenditore, dopo aver acquistato la droga e aver assunto una parte della sostanza, è tornato a casa ed è andato a letto. Probabilmente  è in quel momento che ha iniziato ad avvertire dei malesseri. Nel frattempo i Carabinieri hanno individuato e fermato il presunto pusher che avrebbe venduto la droga a Fabrizio e ai suoi due amici. Si tratta di un tunisino di 24 anni, addosso aveva due involucri di cocaina e hashish,  oltre a 240 euro in contanti. Un balordo con dei precedenti senza una fissa dimora. Ora sul corpo di Fabrizio sarà fatta l’autopsia,  saranno effettuati gli esami tossicologici, così è stato deciso dal sostituto procuratore della Repubblica di Terni Elena Neri. Ma quello che preoccupa di più è il numero elevato di vittime a causa della droga. Nel 2020, durante il periodo di lockdown, a Terni sono morte 10 persone per colpa principalmente dell’ eroina. Tra giugno e luglio di quest’ anno  ha ucciso altre tre persone. L’ultimo decesso il 13 luglio scorso quando un 50enne è stato trovato morto sotto Ponte Carrara. Tante vite spezzate dalla droga, tante vite distrutte di persone fragili e insicure. Per una realtà come quella ternana occorre ripartire dalle parole di don Antonio Coluccia: ” Terni rialzati, riappropriati dei tuoi figli “.