Ballottaggio Terni, sfida all’ultimo voto tra Masselli e Bandecchi: test per le prossime regionali
Non è stata una settimana rilassante per Stefano Bandecchi e Orlando Masselli. Del resto, domani e lunedì per i due non saranno giorni normali. Il centrodestra è nervoso, inutile nasconderlo, perché teme di perdere contro colui che fino a pochi mesi fa considerava un loro sostenitore. Un confronto che solo qualche mese fa sapeva quasi di fantapolitica. Così a poche ore dal voto la città dell’acciaio si troverà a scegliere il nuovo sindaco tra due candidati diversi. Uno, Bandecchi livornese di 62 anni, oltre ad essere il patron della Ternana, è l’imprenditore dell’Università telematica Unicusano. Un uomo vulcanico e capace di tenere la piazza, si è presentato con Alternativa popolare fondata da Angelino Alfano e ha già fatto capire che non intende fermarsi a Terni con il suo percorso politico. L’altro, Masselli ternano di 56 anni, lavora in banca e si occupa dell’azienda agricola di famiglia. E’ cresciuto pane e politica, muovendo i suoi primi passi in Alleanza nazionale, fino ad approdare a Fratelli d’Italia che lo ha candidato a sindaco alla guida del centrodestra dopo un confronto, aspro e con pochi precedenti, a danno dell’uscente Leonardo Latini. Al ballottaggio i due sono arrivati divisi da poco più di sette punti percentuali: Masselli 35,81%, Bandecchi 28,14%. L’obiettivo dichiarato da entrambi è di conquistare fette di elettorato che al primo turno non hanno votato per loro. Bandecchi promette una Terni sempre più forte e protagonista mentre Masselli garantisce continuità nl risanamento dei conti e la messa a terra di progetti già decisi per 100 milioni di euro. Orlando Masselli ha chiuso la campagna elettorale in piazza Tacito accompagnato e sostenuto da papà Ruggero e da mamma Giovanna. Stefano Bandecchi si è invece trasferito allo stadio Liberati con tantissimi sostenitori assiepati sulla gradinata. Entrambi temono una bassa affluenza: al primo turno ha votato il 56,87% dei ternani. Al ballottaggio potrebbe andare molto peggio. Gli aventi diritto al voto sono 86.739, di cui 41.454 uomini e 45.285 donne.