Bandecchi show, ” Dopo Terni mi prendo l’Umbria e Roma”

Il mantra elettorale era stato questo: “Mi prendo prima Terni, poi l’Umbria e poi Roma”. Il primo risultato se l’è portato a casa Stefano Bandecchi. Figlio di un camionista comunista, 62 anni, ex parà della Folgore, il neo sindaco di Terni trascorre la mattinata a Roma, dove è rientrato ieri sera dopo avere festeggiato con i suoi sostenitori per le vie e le piazze della città. “Siamo di centro, più simili alla Dc”, precisa a poche ore dall’exploit. Al primo turno era arrivato sotto il suo rivale Orlando Masselli, sette punti in meno. Al ballottaggio, invece, ha surclassato l’avversario con il 54,6% dei voti, 19.748 in tutto. Stanotte a Terni i suoi supporter hanno festeggiato la grande impresa al grido “chi non salta perugino è”. Sembrava di stare allo stadio, in uno dei tanti derby dell’Umbria. A distanza di 24 ore dalla vittoria Bandecchi appare diverso: pacato e pacifico. “Parlerò con tutte le parti sociali e tutti i rappresentanti di categoria, perché Terni ha bisogno di ricominciare”, ha spiegato questa mattina ai suoi collaboratori. Una cosa tiene a ribadire: “Ho deciso di fare politica per dare un futuro ai miei nipoti”. Lo ha ricordato poche ore fa anche all’Ansa dell’Umbria. Il neo sindaco ha confermato il suo progetto politico, sottolineando ancora che “Alternativa popolare non è una lista civica, ma un partito”. Già pensa alle prossime elezioni Regionali e alle Europee. “Ho cominciato dal basso – afferma Bandecchi – ma dopo Terni ci presenteremo per la Regione, alle Europee e alle prossime elezioni politiche nazionali”. L’obiettivo finale resta, quindi, Roma e Palazzo Chigi. Ma prima c’è l’Umbria da conquistare. “Il candidato presidente lo abbiamo già individuato, il nome lo farò al momento giusto”, ha annunciato ieri prima di arrivare a Palazzo Spada. “Adesso in Italia c’è un partito di centro, vincente, ed è Alternativa popolare”, garantisce il patron rossoverde. Ci tiene a precisare che la sua decisione di scendere in politica è maturata ancora prima che “la Regione Umbria si esprimesse, in prima istanza, in maniera contraria al progetto clinica-stadio per Terni”. Nessuna rivalsa quindi, nessuna vendetta nei confronti di chi avrebbe ostacolato il suo progetto. Almeno così assicura. “Se ho deciso di scendere in campo è soltanto per dare un futuro ai giovani di questo Paese, a iniziare, appunto, dai miei due nipotini”, ribadisce Bandetti. Poi arriva la stoccata politica: “Sono stato tradito da un centrodestra che oggi è diventato destracentrico”. Infine, il pensiero alla prossima giunta comunale che sarà chiamato a comporre nei prossimi giorni. “Sono già al lavoro – ha spiegato il neo sindaco – con quello che sarà il mio vicesindaco, Riccardo Corridore, per mettere a punto la squadra che presenteremo alla prima riunione utile”.