Bimba nasce con il 90% d’invalidità: nei guai ostetrica dell’ospedale di Perugia

Ci sarebbe stata una grave disattenzione da parte dell’ostetrica durante il parto, tanto che la bimba è nata con il novanta per cento d’invalidità. E’ successo dodici anni fa all’ospedale di Perugia. Una disattenzione, secondo i giudici della Corte dei Conti, che è costata all’Azienda ospedaliera di Perugia un risarcimento di 800 mila euro. Per la Procura della Corte dei Conti dell’Umbria l’ostetrica dovrebbe restituire ora quei soldi alla Regione perché ci sarebbe stato un danno erariale dovuto proprio al suo comportamento colposo. Per la Procura contabile, infatti, l’ostetrica non avrebbe rispettato alcuni parametri emersi prima del parto e non avrebbe richiesto l’intervento del ginecologo e del medico di guardia durante il parto. Per dimostrare la responsabilità dell’imputata, l’accusa ha presentato sei consulenze mediche che arrivano tutte la stessa conclusione. La procura contesta una lunga serie di patologie causate dall’ostetrica: paralisi cerebrale con encefalopatia multicistica da sofferenza anossico-ischemica, epilessia farmaco resistente, asfissia perinatale grave. Accuse che vengono respinte dalla difesa dell’ostetrica, sostenuta dall’avvocato Antonio D’Acunto, che ha prodotto una propria perizia con la quale si mette in discussione l’impianto accusatorio della procura. ” C’è l’altissima probabilità – ha sostenuto D’Acunto – che il danno non derivi da quella, chiamiamola, omissione. Si potrebbe trattare di problemi di molto antecedenti al parto”. Sarà il collegio della Sezione giurisdizionale presieduta da Piero Carlo Floreani, a decidere sull’intera vicenda.